Da Tangentopoli al Comune il ritorno di Giusy La Ganga

A volte ritornano. Dopo essere inciampato in Tangentopoli, patteggiando 20 mesi e pagando 500 milioni di multa, Giuseppe detto Giusy La Ganga (nella foto) rispunta nel mondo della politica, suscitando non poche perplessità, soprattutto dal suo stesso partito, il Pd. Il craxiano di ferro, candidato a Torino nel 2011 con l'attuale sindaco Piero Fassino, fa la sua entrata in consiglio, sostituendo Stefano Lo Russo. Giusy aveva definito così la sua ri-discesa in campo: «Un dovere per una persona che ha una valenza simbolica, essendo la prova vivente che non tutti i socialisti craxiani sono andati con Berlusconi ma c'è anche chi ha scelto il Pd come un luogo, ragionevolmente libero, senza proprietari e che ha qualcosa dei tradizionali luoghi della politica».

E non si può negare che La Ganga faccia parte della politica italiana tradizionale, quella attaccata alla poltrona, quella che dopo vent'anni nel cono d'ombra del dietro le quinte, ha chiesto di essere candidato per un nobile ideale: «Ho voglia di politica».

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