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Il primo turno delle elezioni amministrative a Terni aveva tagliato fuori dai giochi il centrosinistra, che aveva rimediato una sconfitta lampante e pertanto non ha preso parte al ballottaggio. Alla fine l'ha spuntata Stefano Bandecchi - appoggiato dalla sua lista, Alternativa popolare, Noi con Terni e Terni per loro - con il 54,62%. Non ce l'ha fatta Orlando Masselli, sostenuto dall'intero centrodestra compatto, al 45,38%.
Due settimane fa il presidente della Ternana si era fermato al 28,14% escludendo dalla gara Josè Maria Kenny (sostenuta da Partito democratico e liste civiche). Invece Masselli partiva in vantaggio, forte del 35,81% delle preferenze. Ma, come spesso accade, il ballottaggio ha ribaltato il risultato iniziale e dunque ha consegnato a Bandecchi il timone della città per i prossimi cinque anni. I voti di scarto sono stati oltre 3mila: per la precisione Bandecchi ne ha presi 19.748, mentre lo sfidante ne ha ottenuti 16.405.
Masselli godeva del sostegno di Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia. Non solo: a Terni il centrodestra era riuscito a costruire un'ampia coalizione aprendo anche alla realtà civica includendo le liste Masselli sindaco, Terni civica, Terni protagonista e Liberali e riformisti. La proposta politica aveva portato a casa ben 17.363 voti al primo turno, che però non erano bastati per trionfare subito. Invece il progetto di Bandecchi non era andato oltre i 13.647 consensi.
Dal suo canto Masselli, riporta Terni Today, ha confessato che si sarebbe aspettato una corsa sul filo di lana: "La maggior parte della sinistra ha votato per il mio competitore. Noi abbiamo provato a raccontare tutto quello che è stato fatto e che si potrebbe fare. Altri hanno raccontato altro, e su questo ci batteremo in consiglio comunale come forze di opposizione".
A prendere parte al primo turno domenica 14 e lunedì 15 maggio erano stati anche Josè Maria Kenny al 21,94% (Partito democratico, Verdi-Sinistra italiana, Psi), Claudio Fiorelli al 10,82% (Movimento 5 Stelle, Bella ciao e Terni conta), Paolo Cianfoni all'1,20% (Alleanza degli innovatori), Emanuele Fiorini all'1,06% (Fiorini per
Terni) e Silvia Tobia all'1,02% (Potere al popolo). I giallorossi non hanno trovato un candidato comune, gettando all'aria la possibilità di correre per il ballottaggio. Ora sono destinati a occupare i banchi dell'opposizione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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