Fabrizio Saccomanni in un angolo. Dopo la tirata d'orecchie del premier Enrico Letta, adesso il ministro è stato scaricato anche dai suoi stessi uomini del Tesoro. "Le proposte su come superare l’Imu ci sono, ma il tempo stringe: entro la fine del mese dobbiamo azzerare la rata di giugno e decidere la soluzione migliore", il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta cestinando, di fatto, il documento programmatico compilato dallo stesso Saccomanni. Sembra quindi allontanarsi l'ipotesi di una semplice rimodulazione dell'imposta, mentre si concretizza la possibilità dell'abolizione tout court dell'Imu sulla prima casa.
La crisi sul capitolo Imu sembra rietrare. A infiammare le polemiche era stata la bocciatura di Saccomanni all'esenzione totale dell'imposta sulla prima abitazione. Bocciatura che aveva scatenato un vero e proprio putiferio obbligando anche Silvio Berlusconi a ricordare al governo quali sono gli accordi su cui si regge la maggioranza. Incassato l'avvertimento, Letta si è preso la briga di arginare l'intraprendenza del ministro dell'Economia, da sempre riottoso a cancellare l'odiatissima imposta immobiliare voluta dall'ex premier Mario Monti. D'altra parte anche all'interno del Tesoro le posizioni sono a dir poco contrastanti. Tocca, quindi, al sottosegretario Baretta assicurare che entro agosto l'affaire Imu sarà risolto. Gli italiani, quindi, dovrebbero dormire sonni tranquilli: se tutto va come deve andare, non dovranno più pagare. "È tempo che i partiti entrino nel merito ed anche il Pdl dica ciò che vuole e non solo ciò che non vuole", ha spiegato Baretta ricordando che una maggiore autonomia fiscale ai comuni e la service tax sono soluzioni "concrete ed efficaci" per superare l'impasse. Entrambe le ipotesi sono, infatti, contenute nel dossier del ministero dell’Economia dove vengo anche indicate risorse per oltre due miliardi da affidare ai Comuni. "Sulle coperture si smetta lo scaricabarile sul ministero dell’Economia - ha concluso il sottosegretario all’Economia - ognuno dica con chiarezza dove si trovano le risorse".
Sul fronte della copertura economica, però, c'è chi come il pdl Paolo Romani è fermamente convinto che spetti a Palazzo Chgi trovare i soldi per cancellare l'imposta. Ad ogni modo resta il dato politico dell'isolamento del ministro che rimane spalleggiato dal partito delle tasse. Proprio per questo il Pdl vuole togliere la pratica dalle mani del titolare del dicastero di via XX Settembre. In un’intervista al Corriere della Sera, il capogruppo del Pdl alla Camera Renato Brunetta ha confermato l'impegno di fare la riforma entro il 31 agosto: "Anzichè fare proposte e dossier Saccomanni dovrebbe semplicemente convocare la cabina di regia appositamente creata e discutere con i partiti della maggioranza. Ma questo non è mai stato fatto". Dal momento che mancano solo un paio di settimane dalla dead line, il governo deve avanzare una proposta sulla base degli impegni presi con la coalizione di maggioranza.
"Mi auguro che il governo non arrivi con una proposta prendere o lasciare il giorno prima del 31 agosto - ha concluso Brunetta - in tre mesi di governo in cabina di regia non si è mai parlato di riforma degli immobili".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.