Tweet contro Mastella, Calenda a processo per diffamazione: arriva l'ok del Senato

Il leader di Azione sarà processato dopo la querela presentata dall'ex ministro Mastella. Al centro dello scontro giudiziario il tweet sulla "cultura della mafia"

Tweet contro Mastella, Calenda a processo per diffamazione: arriva l'ok del Senato
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Ora è ufficiale. Il leader di Azione, Carlo Calenda, andrà a processo per diffamazione dopo la querela presentata dall’ex ministro della Giustizia Clemente Mastella. Il via libera è arrivato ieri direttamente dall’aula del Senato. Con 54 voti a favore e 85 astenuti alla relazione della Giunta per le Elezioni e le Immunità sul caso Calenda-Mastella, l’aula ha scelto per l’autorizzazione a procedere nei confronti del numero uno di Azione.

A favore della richiesta a procedere si sono espressi i gruppi di centrosinistra, con 54 voti, mentre il centrodestra ha preferito astenersi. Tra l’altro era stato lo stesso Calenda ad allontanare qualsiasi ipotesi di “salvataggio” in extremis della maggioranza. “Soccorso del centrodestra? Non esiste. Io vado serenamente al confronto di merito e invito tutti ad adeguarsi al parere espresso dalla Giunta per le autorizzazioni a procedere”, aveva detto il leader di Azione. Una conferma insomma di quanto già precedentemente deciso dalla Giunta presieduta dall’ex ministro dem, Dario Franceschini, che si era già pronunciata positivamente sulla richiesta della Procura di Roma, epicentro giudiziario del caso.

Il leader di Azione andrà quindi a processo. L’accusa è quella di diffamazione aggravata ai danni di Mastella. Al centro della matassa giudiziaria tra Calenda e l’ex titolare del dicastero di Via Arenula rimane il tweet di Calenda dello scorso 3 aprile. Nel pieno di una campagna elettorale senza esclusioni di colpi, il leader di Azione, con un lungo post su X, criticò la neonata lista Stati Uniti d’Europa e invitò i suoi alleati a non imbarcare figure esterne dal panorama politico centrista e riformista. Tra questi, ovviamente, Clemente Mastella.

“Non ha alcun senso portarsi dietro, sia pure per interposta persona, Cuffaro, Cesaro e Mastella. La cultura della mafia è l’opposto dei valori europei”, scriveva Calenda sui social.

Invitando Emma Bonino e Matteo Renzi a non imbarcare “personaggi e comportamenti che rappresentano l’opposto dei valori europei”. Da qui la risposta piccata di Mastella che, dopo il passaggio sulla presunta “cultura della mafia”, ha deciso di querelare Calenda iniziando così una querelle giudiziaria con l’ex leader del Terzo Polo.

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