
L’Europa unita, ma sempre all’interno dell'alleanza atlantica. Lo ripete da giorni Giorgia Meloni, predicando cautela dopo la lite tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Lo ribadisce Antonio Tajani negli studi di Quarta Repubblica. Da europeista, il vicepremier è convinto che l’Ue possa fare un passo importante per la pace a Kiev mediando un incontro con i rappresentanti degli Stati Uniti. “Europa, Usa e Ucraina - ha detto - devono essere unite per far vincere il valore fondamentale dell’Occidente che è la libertà”.
Certo: inutile negare che lo scontro avvenuto alla Casa Bianca non abbia lasciato il segno. Tajani è convinto che “non sia stata una trappola”, ma il punto politico rimane: “C'è stato un confronto che certamente non ci ha fatto piacere, ma noi politicamente dobbiamo essere uniti”. Donald Trump "vuole separare la Russia dalla Cina”, ha aggiunto il ministro degli Esteri, ma l’Ue deve essere brava a far in modo che l’Occidente “tuteli l'Ucraina"."Se la lasciamo da sola - è la tesi - rischiamo un avanzamento della Russia”. Da qui l’idea di pensare “ad una sorta di articolo 5 bis” della Carta Atlantica che permetta a Kiev di ottenere le garanzie di sicurezza necessarie “anche senza farla entrare nella Nato”.
Quello che è certo, per Tajani, è che l’Italia non può muoversi da sola in questa partita. "Non possiamo giocare alla distruzione” del Vecchio Continente, ha spiegato il vicepremier, secondo cui "60 milioni di italiani” da soli “rischiano di essere schiacciati”. "O siamo capaci di stare insieme, o siamo condannati all’irrilevanza. L'Europa è la nostra storia, la nostra identità” e per questo bisogna difenderla. Occorre però un cambio di passo. Primo: l’Ue deve abbandonare “la sciocchezza” del voto all’unanimità in favore di quello a maggioranza; poi deve aumentare i poteri del Parlamento europeo; e, come da tempo predica Forza Italia, arrivare all’elezione diretta di un “presidente dell’Europa” che incarni in sé sia il ruolo di presidente della Commissione che di quello del Consiglio europeo.
La legittimazione popolare garantirebbe un maggior peso decisionale a Bruxelles per conferire all’Unione la forza necessaria a renderla, per davvero, la seconda gamba dell’Alleanza atlantica. "Questa situazione deve servire da stimolo perché l'Europa deve autodifendersi ed essere il secondo pilastro della Nato - ha aggiunto Tajani - Se non facciamo questo, saremo o costretti a chiamare sempre gli Usa oppure essere irrilevanti. La politica estera si fa anche con la difesa e noi dobbiamo assolutamente andare in questa direzione”. Per farlo occorre tornare ad investire negli armamenti, magari con lo strumento degli Eurobond, e soprattuto ritrovare la sintonia con gli Stati Uniti. L'obiettivo? "Tutelare l'Occidente nel suo insieme” di fronte all’avanzata delle autocrazie come Cina, Russia e Iran.
"Io penso - ha concluso il ministro - che l'Europa possa fare un passo importante, incontrarsi noi con gli americani per vedere come potere tutelare l'occidente nel suo insieme e poi sedersi a un tavolo con russi e ucraini per trovare una soluzione”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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