Giorgia Meloni da Perugia ha chiuso la campagna elettorale del centrodestra, insieme a Matteo Salvini e Antonio Tajani, per la candidata uscente, Donatella Tesei, pronta per il bis. Dal palco, il presidente del Consiglio non si è risparmiata e ha parlato per 40 minuti, senza eludere alcun argomento cruciale delle ultime settimane politiche, a partire dagli scontri in corso nell'Unione europea per la nomina di Raffaele Fitto come vicepresidente della Commissione. In particolare, nei confronti di Elly Schlein, il premier ha chiaramente dichiarato, parlando del segretario del Pd: "Ci deve dire da che parte sta".
Schlein, ha proseguito Meloni, "non deve rispondere a me, ma ai cittadini italiani, le persone serie fanno così". E sullo stesso registro è stato l'intervento relativo ai migranti. Le opposizioni non mancano di esultare e festeggiare, sguaiatamente, quando i giudici trovano cavilli per bloccare le mosse del governo. Ma non solo, perché per la prima volta è stata chiesta una proceduta d'infrazione per il proprio Paese e ad avanzarla è stata proprio il Pd per la gestione dei migranti: "Il Pd ha chiesto alla Commissione Ue di aprire una procedura d'infrazione contro l'Italia per il protocollo sull'Albania. Sapete che succede se si apre una procedura d'infrazione? Devi pagare, devi pagare, sono soldi. Voglio chiedere a Elly Schlein: quand'è che smetterete di chiedere l'aiuto fuori dalla Patria per fare quello che voi non siete in grado di fare?".
Non condividendo alcune decisioni della magistratura, Meloni ha voluto ribadire: "Credo nello Stato, nelle istituzioni". Per questo, ha detto, "diamoci una mano. Bisogna correggere, ma non impedire". Proprio per l'impegno perso con gli italiani, il presidente del Consiglio ci ha tenuto a chiarire: "Continueremo a fare ciò che gli italiani ci hanno chiesto di fare scavalcando ogni possibile ostacolo. Lo faremo sull'immigrazione e su qualsiasi altro dossier sul quale ci siamo impegnati".
Io, ha proseguito, "tengo al rispetto dei ruoli ma dico che intendo andare avanti sull'immigrazione e fare tutto il possibile per fermare quella irregolare, piaccia o non piaccia alla sinistra". Finché c'è il consenso, ha aggiunto, "niente può farci mollare, andremo avanti e risponderemo con i risultati al loro odio e alla loro cattiveria".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.