Antonio Panzeri e Francesco Giorgi sono gli italiani al centro dello scandalo Qatargate e ora spuntano le immagini dei momenti che precedono la corruzione. L’ex europarlamentare dem e il compagno dell’ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili sono stati incastrati dalle riprese delle telecamere di sicurezza dello Steigenberger Witcher’s, uno degli hotel di maggior lusso di Bruxelles. Nei frame pubblicati da Repubblica è possibile vivisezionare l’incontro tra i due italiani e Ali Ben Samikh al-Marri, ministro del Lavoro di Doha.
L’incontro nell'hotel di lusso
Il vertice tra i tre risale al 10 ottobre scorso e la Procura di Bruxelles lo considera uno dei passaggi chiave della maxi-inchiesta, l’emblema della corruzione. L’incontro nel prestigioso albergo – luogo simbolo del Qatar nella capitale belga – avviene in pieno pomeriggio: il ministro al-Marri arriva a bordo di una Mercedes color nero insieme ad altre cinque persone. Tra questi, anche il porta-valigia.
Panzeri e Giorgi arrivano poco dopo: il primo ha con sé una valigetta in mano, vuota secondo gli investigatori. Il secondo, suo ex assistente, si presenta invece con la figlioletta di venti mesi nel passeggino. Accolti da due uomini della delegazione del Qatar, i due vengono accompagnati al quarto piano dell’hotel, in una lussuosa suite. Lungo il corridoio che conduce alla stanza, si intravede un altro uomo qatarino che trascina un trolley. Dopo mezz’ora circa, Giorgi lascia la stanza e lascia la figlia ad una persona, per poi risalire al quarto piano. L’incontro finisce un’ora dopo: Panzeri abbandona l’albergo con la stessa valigetta che aveva all’ingresso. Secondo gli investigatori, è carica di soldi: il vertice in questione fa parte degli incontri in cui avveniva l’azione corruttiva. Un grande classico: le mazzette, denaro in contante, la ventiquattro ore.
Gli oibiettivi del Qatar
Gli inquirenti hanno le idee chiare sulla valenza del summit: dieci giorni più tardi, il 22 ottobre, Panzeri e il sindacalista Visentini volarono in Qatar. Biglietti emessi da un’agenzia di viaggio di Doha, dunque pagati dal governo qatarino.
L’ex europarlamentare Pd e Articolo 1 si attivò per mostrare al numero uno della federazione mondiale dei sindacato i passi avanti compiuti dal Qatar nel rispetto dei diritti dei lavoratori. Ma non solo. A novembre si è tenuta la sessione plenaria del Parlamento europeo per votare le risoluzioni sul Qatar e sul rispetto dei diritti dei lavorativi, un appuntamento importante per il governo qatarino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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