Vertice di maggioranza a Bruxelles, con Giorgia Meloni anche Salvini e Tajani

Le tre più alte cariche governative si sono riunite a Bruxelles per un incontro non annunciato e informale prima del Consiglio europeo

Vertice di maggioranza a Bruxelles, con Giorgia Meloni anche Salvini e Tajani
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Vertice di maggioranza a Bruxelles per il governo Meloni: il premier, che si trova in Belgio per partecipare al Consiglio europeo, ha incontrato il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, leader della Lega, e il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, in una saletta riservata dell'hotel Amigo, dopo aver cenato con Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo in pectore della Commissione Europea. In quello stesso hotel alloggiano anche Emmanuel Macron e Olaf Scholz, oltre ad altri capi di Stato e di governo che si sono ritrovati a Bruxelles per la prima riunione del Consiglio europeo.

Antonio Tajani si trova a Bruxelles per partecipare, nella giornata di domani, al vertice del Partito Popolare Europeo, di cui Forza Italia è uno dei pilastri, mentre Matteo Salvini sarà al prevertice dei Patrioti, il primo nella storia recente della destra europea. Sono giorni importanti per il nuovo assetto dell'Unione europea a seguito delle elezioni che si sono tenute lo scorso giugno e che hanno dato indicazioni importanti su quelli che sono i desideri dei cittadini. E nonostante l'equilibrio non sembra essere cambiato, almeno formalmente, con la maggioranza Ursula, la destra europea e i conservatori hanno senz'altro acquisito maggiore voce in capitolo rispetto alla precedente legislatura.

La stessa Giorgia Meloni, prima di partecipare al Consiglio europeo, si riunirà con i rappresentati di Danimarca e Olanda Per un incontro che ha come tema l'immigrazione. Nonostante le opposizioni continuino a sostenere l'isolamento dell'Italia per le conseguenze delle scelte del premier italiano in fatto di politica estera, i fatti dimostrano che si tratta di mera propaganda per cercare di screditare il governo di centrodestra. Fin dal suo arrivo a Palazzo Chigi, con tenacia e con caparbietà, Meloni ha lavorato per portare il tema delle migrazioni al centro della discussione europea dopo anni in cui era stato relegato a semplice contorno, sussunto in discussioni che avevano come priorità solo concetti legati all'accoglienza indiscriminata.

In due anni, il presidente del Consiglio ha portato i Paesi europei a capire che il faro delle politiche migratorie europee dev'essere la tutela dei confini esterni.

Da lì, poi, si parte per ragionare su tutti gli altri temi collaterali, che sono le politiche di asilo e l'accoglienza. Solo così da un lato si può garantire la sicurezza dell'Europa e dall'altra l'accoglienza dovuta ai veri profughi che scappano dalle guerre e dalle persecuzioni e che hanno diritto di essere protetti e tutelati.

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