Oggi Verona è stata attraversata dalla manifestazione organizzata dalle associazioni pro-migranti e accoglienza in ricordo di Moussa Diarra, che domenica scorsa è stato raggiunto dal proiettile sparato da un poliziotto della Polfer a seguito della minaccia portata dall'immigrato del Mali, armato di coltello. Lo straniero, infatti, dalle ore precedenti si era reso protagonista di diversi episodi di intemperanza a partire dalle ore prima dell'alba, quando ha aggredito gli agenti della polizia locale. Subito dopo ha distrutto alcune vetture in sosta, la biglietteria e la tabaccheria della stazione, dove successivamente è tornato armato di coltello col quale ha cercato di aggredire i poliziotti. "Non ci mancherà", ha detto Matteo Salvini a caldo commentando quanto accaduto. Frase che è stata a più riprese strumentalizzata dalle opposizioni ma anche dalle associazioni, che hanno accusato il ministro di razzismo.
E anche oggi, nel corso della manifestazione, non sono mancati cori contro il vicepremier e cartelli contro la Lega, ai quali è stato lo stesso Salvini a replicare. "Fratello che arrivi dall'Africa, se sei una persona perbene sei il benvenuto, perché gli italiani sono accoglienti e generosi. Ma, se come è accaduto oggi a Verona, scendi in piazza, lanci sassi e bottiglie contro le forze dell'ordine, gridi 'poliziotti assassini', vai in giro con cartelli e scritte 'odio la Lega', 'voglio bere il sangue di Salvini', blocchi un'intera città...eh no'", ha detto il ministro in un video pubblicato suoi profili social, raccontando quanto accaduto a Verona.
"Se non ti trovi bene a Verona, se non ti trovi bene in Italia, se ritieni che spacciare droga sia normale, se ritieni che accoltellare un poliziotto sia normale, fai una bella cosa, torna al tuo Paese. E non ci mancherai", ha proseguito ancora il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Parole indubbiamente forti in risposta ad attacchi ugualmente provocatori che si sono registrati.
Intanto a Verona i ristoratori hanno indetto una raccolta fondi per aiutare il poliziotto ad affrontare le spese legali derivanti dall'indagine che lo vede iscritto per eccesso colposo di legittima difesa. Una colletta spontanea per supportare un agente che si ritrova a doversi difendere per aver fatto il suo lavoro a tutela della sicurezza di tutta la comunità.
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