Il centrodestra si conferma compatto a sostegno di Massimiliano Fedriga, che si appresta a essere confermato alla guida del Friuli Venezia Giulia dopo cinque anni di buon governo che hanno portato la Regione a poter vantare ottimi risultati. La coalizione ha chiuso la campagna elettorale in vista delle elezioni che si terranno domenica 2 e lunedì 3 aprile: sul palco di Piazza XX settembre a Udine sono saliti Antonio Tajani e Matteo Salvini, mentre il presidente Giorgia Meloni è intervenuto in videocollegamento.
Meloni: "Clima ottimo, sinistra nervosa"
Giorgia Meloni ha annullato la sua trasferta a Udine a causa del protrarsi del lungo colloquio con Sergio Mattarella avvenuto nelle scorse ore al Quirinale. Il presidente del Consiglio da remoto ha usato parole al miele verso Fedriga, definito "un amico, persona capace, onesta, amministratore puntuale, alleato leale su cui si può fare affidamento a ogni livello". Su questo ha posto l'attenzione su quanto sia fondamentale il voto di domenica: "È molto importante per il centrodestra".
Inoltre con orgoglio ha annotato l'unità della coalizione mentre a sinistra dominano le spaccature e l'invidia: "Siamo qui compatti e uniti come lo siamo al livello nazionale, con buona pace di chi racconta liti completamente inventate. È una buona notizia che mentano per attaccarti, vuol dire che non hanno motivi veri. Il cilma tra di noi è ottimo, sono gli altri nervosetti".
Il capo del governo ha annunciato che nelle prossime settimane arriveranno in Consiglio dei ministri e in Parlamento "le altre riforme fondamentali per i prossimi decenni". Ha citato ad esempio il presidenzialismo da portare a termine entro la fine della legislatura. Così come ha riconosciuto le potenzialità dell'Autonomia: "È la sfida per far crescere i territori. Più autonomia, meno costi, più efficienza istituzionale. Vogliamo superare i divari e attuare il principio della responsabilità di chi governa".
Fedriga: "Ci metterò impegno"
Molto diretto e sincero è stato anche il discorso di Massimiliano Fedriga, che non ha fatto ricorso a promesse mirabolanti e ha messo il pragmatismo al centro del suo operato: "Non farò miracoli se mi darete fiducia, ma ci metteremo l'impegno messo in 5 anni con la voglia di correggersi se qualcosa non va". Il governatore del Fvg ha poi dedicato attenzione al fatto che non sono stati usati slogan durante la campagna elettorale: "L'abbiamo fatta in modo costruttivo. Le opposizioni parlano male della nostra Regione: non offendono me, ma questa terra".
Tajani: "Voto di fiducia al governo"
Per Antonio Tajani le elezioni in Friuli Venezia Giulia rappresenteranno anche "un voto di fiducia anche al governo nazionale, composto da persone perbene e competenti". Dunque il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri ha fatto notare che il risultato sarà un segnale pure per l'azione dell'esecutivo di Roma: "Più sarà grande la vittoria, più forte sarà il governo". A tal proposito si è mostrato assolutamente ottimista, vista la grande partecipazione in piazza: "Impressionante, fa già sentire il profumo di vittoria". Ma ha invitato a non accontentarsi: "Le previsioni sono molto positive, ma se possiamo vincere con il 70% allora è meglio il trionfo".
Tajani ha sottolineato che la vittoria potrebbe essere fondamentale pure per la politica estera e per i Balcani per quanto riguarda il tema dell'immigrazione, come già dimostra l'aver messo la lotta ai clandestini tra le priorità dei vertici europei: "Ci stiamo battendo per frenare l'immigrazione irregolare che passa per la rotta balcanica". Tra le altre cose ha rivendicato i primi risultati ottenuti a livello Ue: "Siamo tornati a essere protagonisti nei Balcani occidentali e questa Regione è un ponte per quelle aree".
Salvini: "Sempre più uniti"
Anche Matteo Salvini ha espresso speranza per il voto di domenica e lunedì che dovrebbe premiare quello che ha definito essere "uno dei migliori governatori che la Lega abbia mai avuto". L'intervento del ministro delle Infrastrutture ha toccato diversi temi, segnando una netta distanza da chi sposa puntualmente la linea dei no: "Alla faccia di quei musi lunghi a sinistra che si alzano la mattina e sono sempre incazzati. Andiamo a votare domenica per i sì".
Il segretario della Lega ha messo nel mirino chi non ha dato risalto mediatico all'appuntamento elettorale: "Qualcuno ha avuto interesse a nascondere il voto perché sa che la Lega e il centrodestra prenderanno più del doppio dei voti della sinistra. Più provano a farmi litigare con Giorgia e con Silvio e più noi andiamo dritti come treni dell'alta velocità".
Ha ribadito l'importanza dell'Autonomia: "Non toglie a nessuno ma premia chi fa". Infine ha rimarcato la rivoluzione del reddito di cittadinanza: "Dalla prossima estate chi non vuole andare a lavorare e può farlo non prenderà un euro di Rdc".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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