"Io, mamma poco amata da Mamma Rai"

Antonella Clerici torna su Raiuno con Ti lascio una canzone: "Ma a luglio ridiscuto il contratto". Sulla maternità: "La mia Maelle è meravigliosa, mi ha addolcito il carattere". Il dispiacere: "Non mi ridanno la Prova del cuoco, è una mia creatura"

"Io, mamma poco amata da Mamma Rai"

Roma - Maëlle l’ha addolcita. La sua bimba di poco di più di un mese l’ha resa più riflessiva. Prima, quando le facevi una domanda, partiva lancia in resta e ti sommergeva di parole sparando contro chi aveva osato calpestarle l’alluce. Adesso, con calma, ti spiega che sì è vero qualcosa e qualcuno l’ha fatta un po’ soffrire però così è la vita e l’importante è il sorriso della sua bimba. Come darle torto, vista anche la fatica per portare avanti la gravidanza all’età di 45 anni e dunque la conseguente immensa gioia di aver avuto la piccola. Dunque Antonella Clerici, pur non dimenticando di «essersi sentita messa da parte» (probabilmente non tornerà alla conduzione de La prova del cuoco) in quanto mamma, con spirito zen si appresta a farsi rivedere in televisione e a condurre su Raiuno lo show Ti lascio una canzone, da sabato in diretta dal teatro Ariston di Sanremo. Una gara di canto tra ragazzini, interpreti di famosi brani, che l’anno scorso ha avuto grande apprezzamento del pubblico tanto che in questa edizione vengono raddoppiate le puntate (nove in tutto).

Dunque, Antonella, immersa tra i bambini, a casa e in Tv...
«Sì, è il mio momento da madre. Quando ho dovuto scegliere tra il Treno dei desideri e Ti lascio una canzone (entrambi in onda in Primavera) non ho avuto dubbi. Lo show mi piace moltissimo e quest’anno è ancora meglio: abbiamo una ventina di ragazzini tra gli 8 e i 16 anni bravissimi. C’è pure un quartetto di bimbe che sembrano le Spice Girls. Sono così piccoli ma quando arrivano sul palco tirano fuori una voce pazzesca. E torneranno anche alcuni concorrenti dello scorso anno».

Ma se le hanno chiesto di scegliere tra due show importanti, non sembra che l’abbiano messa così da parte...
«Il mio malumore si riferisce ad alcune cose che sono state dette. Al fatto che non mi sono sentita molto amata in Rai. E quando in un’azienda lavori da vent’anni e sai quanto hai dato, ecco ci resti un po’ male, però questo non è il momento di fare polemiche».

Sì, però, a farla soffrire è stato il repentino cambio alla conduzione della «Prova del cuoco» e, soprattutto, il fatto che a settembre non tornerà tra i fornelli.
«Questo mi spiace. Si sa, il programma è stato una mia creatura: gli ho dato una forte identità, un’impronta personale, l’ho lasciato che era una Ferrari in corsa e dunque era anche facile mantenerlo allo stesso livello».

Si dice che a Raiuno preferiscano Elisa Isoardi perché costa molto meno e alla fine ottiene gli stessi risultati d’ascolto.
«Ma sono discorsi assurdi. Anche io quando avevo 26 anni guadagnavo poco. Poi con gli anni ovviamente il mio stipendio è cresciuto (un milione e mezzo di euro lordi all’anno, ndr). Ma è un cachet di mercato: bisogna vedere anche quanto un artista rende. E comunque in generale bisognerebbe avere rispetto per una persona che ha lavorato per un’azienda per tanti anni e con i risultati che ho avuto io. Lo scorso anno tra La prova del cuoco, Tutti pazzi per la Tele e Ti lascio una canzone è stato l’anno più bello della mia carriera».

Ma le piace come la Isoardi conduce?
«Veramente non l’ho mai vista... anzi, solo all’inizio. Ma è come un grande amore finito: l’altra non ti piace mai. Anche se non ho nulla contro Elisa che mi sembra una persona carina e gentile. È che io pensavo che sarebbe stata solo una supplente».

Che pensa delle quattro ragazze del direttore Del Noce (Isoardi, Veronica Maya, Caterina Balivo ed Eleonora Daniele) che hanno occupato il palinsesto?
«Che trovo giusto sperimentare sulle nuove leve, ma che forse bisognerebbe andare più cauti nel lanciarle nelle prime serate, perché si rischia di bruciarle. Io sono arrivata a quarant’anni a condurre in prime time».

A luglio scade il suo contratto con la Rai, che succederà?
«Io resto legata alla Rai, certo non nascondo che sotto l’aspetto umano mi sono sentita poco considerata. Vedremo quello che mi verrà proposto da qualunque parte arrivi: accetterò quello che mi farà star meglio. Ma se restassi in Rai, non mi spiacerebbe rifare Tutti pazzi per la Tv».

Anche perché adesso deve considerare la presenza della bimba, anche se lei non si mette certo a casa a fare la mamma.
«Penso che l’importante è come si fanno le cose. Maëlle è una meraviglia, l’ho desiderata tanto e voglio occuparmi di lei, ma non è certo necessario lasciare la mia carriera».

Non ha la gioia di allattarla...
«La legge del contrappasso: tanto seno, poco latte...».

Come è Eddy Martens come padre?
«Bravissimo, si occupa molto della bambina».

E come compagno? Molti lo hanno giudicato male fin dall’inizio, bollandolo come un «approfittatore»...
«Il tempo porta alla verità...

Eddy ha molti difetti come spesso accade agli uomini. Ma la nostra relazione funziona bene e questo è l’importante».

Ma la sua bambina come l’ha cambiata?
«Be’, mi ha addolcita, basta sentirmi nelle interviste, come sono buona».

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