Iran, il governo vieta il sesso nelle pubblicità "Alcuni spot sono immorali e disgustosi"

Giro di vite del governo di Teheran sulle pubblicità di condom, pillole contro l'impotenza e lubrificanti intimi. La proposta del direttore del ministero della Cultura, che chiede di attuare dei provvedimenti per bloccare queste forme di pubblicità di attuare provvedimenti "prima che si perda il controllo della situazione"

Iran, il governo vieta il sesso nelle pubblicità 
"Alcuni spot sono immorali e disgustosi"

Teheran - Stop ai riferimenti sessuali nelle pubblicità in Iran. Questo l’ennesimo provvedimento allo studio delle autorità della Repubblica Islamica contro l’occidentalizzazione dei costumi nel paese.

"Pubblicità disgustose" La proposta, avanzata in una lettera al ministero della Salute dal direttore generale del Ministero della Cultura, Ali-Reza Karimi, invita il governo a vietare nei negozi tutte le pubblicità che facciano esplicito riferimento a condom, pillole contro la disfunzione erettile e lubrificanti intimi. "Sebbene sia proibito dalla legge, siamo comunque testimoni di numerose pubblicità a sfondo sessuale che oltre ad essere immorali e anti-islamiche, sono anche disgustose", si legge nella lettera scritta da Karimi, che chiede al ministero della Salute di attuare dei provvedimenti per bloccare queste forme di pubblicità "prima che si perda il controllo della situazione".

Il contesto È piuttosto comune a Teheran trovare in vendita sugli scaffali di numerosi negozi e supermercati preservativi, pillole contro l’impotenza e vari tipi di

lubrificanti. Ma a causa della natura profondamente religiosa del governo iraniano e di tabù sociali, qualsiasi riferimento al sesso, anche per questioni mediche, è spesso contestato dalle autorità della Repubblica Islamica.

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