L'Italia sta migrando verso il digitale in modo molto efficace ma c'è chi non ci crede. In realtà la percentuale dei servizi pubblici di base offerti sui siti internet è al 100% secondo la Commissione europea. E siamo davanti alla Germania (90,9%), alla Francia (83,3%), e alla media dell'Unione Europea (80,9%). Una crescita che si è sviluppata nel giro di poco tempo, soprattutto se consideriamo che solo nel 2009 eravamo al 55,6%. E questo anche grazie al progetto di digitalizzazione della Pubblica amministrazione avviato negli scorsi anni, che ha registrato ottimi risultati. Da adesso ad incrementare il processo ci sarà anche la legge sulle Semplificazioni: 7 milioni di documenti e certificati verranno forniti solo online. Ed è la prima fase di quella che il dirigente della neonata Confindustria digitale, Stefano Parisi, ha definito sul Corriere come "switch off dello stato analogico".
Cambiano però i dati se passiamo a considerare la percentuale dei cittadini che negli ultimi 3 mesi hanno inviato o ricevuto un documento della pubblica amministrazione online. E in questo caso scendiamo in fondo alla classifica: sono il 10,7% contro il 19,3 dell'Unione, il 21,2 della Francia e il 32,3 della Finlandia. E i numeri della Commissione Eurostat parlano chiaro: in Italia le case con l'accesso a Internet sono il 62%, contro l'83 della Germania, il 76 della Francia, l'85 della Gran Bretagna, l'84 della Finlandia e il 91 della Svezia. Questi dati indicano che 4 famiglie italiane su 10 non hanno fisicamente la possibilità di collegarsi al web tramite una rete fissa. Inoltre, il 39% della popolazione tra i 16 e i 74 anni non si è mai collegata alla rete, né da pc, né da un cellulare o tablet. Nel Regno Unito invece solo un cittadino su dieci non si è mai collegato alla rete.
Questo anche perché la banda larga e ultra larga in Italia rimane ancora soltanto un progetto.
Il lavoro da fare è perciò tanto, soprattutto se le statistiche affermano che entro il 2015 metà della popolazione europea dovrebbe fare abitualmente shopping online. Nel 2011 solo 27 italiani su 100 hanno ordinato prodotti da siti online, contro i 67 della Francia, i 77 della Germania e gli 82 della Gran Bretagna. Cerchiamo di non essere il Terzo Mondo del digitale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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