«Gli italiani ora si autocensurano»

La paura e il sospetto corrono sul filo del telefono. Dopo giorni di intercettazioni sbattute in prima pagina, esplode tra gli italiani la “sindrome del Grande fratello”. Parola di Tonino Cantelmi, psichiatra dell'università Gregoriana di Roma, «il timore di essere spiati sta infatti diventando paranoia. E complice la natura degli abitanti del Belpaese, già da sempre di indole diffidente e incline al complotto - spiega lo specialista all'Adnkronos Salute - nel 2-3% delle persone» l'impressione di vivere assediati da occhi e orecchie invisibili «può trasformarsi in malattia. Una patologia vera e propria, ben descritta nei testi di psicologia», che in misura più lieve interessa tutti e «in queste ore non risparmia nessuno». Cantelmi ricorda che «di “sindrome del Grande fratello” si parla ormai da anni nei forum su Internet. Da molto tempo tutti si sentono ascoltati, visti e inseguiti», dice l'esperto. E ora «sta nascendo una paranoia nuova, che ci fa sentire indifesi proprio quando ci lasciamo più andare: con la cornetta del telefono in mano». E così «dilagano le "autocensure" più bizzarre.

Dalle frasi sussurrate anche quando non c'è nulla da nascondere, ai dialoghi "in codice". Fino ad arrivare, e l'ho sperimentato io stesso, a gente che invece di parlarti, per la paura paranoica di essere sentito da orecchie indiscrete, scrive un bel bigliettino».

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