Jazz È di scena Cedar Walton

Due serate di grande jazz internazionale. Stasera a villa Celimontana e domani alla Casa del Jazz due appuntamenti da non perdere per gli amanti della musica afroamericana: il quintetto di Cedar Walton e quello di Baptiste Trotignon. Al parco del Celio arriva il celebre pianista americano Walton, accompagnato da Darryl Hall al basso, Joe Farnsworth alla batteria, Piero Odorici al sax tenore e Roberto Rossi al trombone. Il musicista texano è riconosciuto come uno dei grandi interpreti del jazz moderno. Dal 1958 ha suonato, tra gli altri, con Kenny Dorham, J.J. Johnson, il Jazztet di Art Farmer, Benny Golson, Abbey Lincoln, Lee Morgan e Hank Mobley. Fiore all’occhiello, una collaborazione con John Coltrane: Walton fu il primo pianista a registrare, nell’aprile del ’59, Giant steps. I Jazz Messengers di Art Blakey raggiunsero proprio con Walton uno dei punti più alti della loro produzione, con Freddie Hubbard e Wayne Shorter. Cedar Walton è noto, oltre che per le sue riconosciute doti strumentistiche, anche per essere uno tra i più importanti compositori del jazz moderno.
Domani, per la rassegna Summertime, la Casa del Jazz ospita un giovane ma già affermato talento del jazz europeo. Baptiste Trotignon, prezioso collaboratore di Stefano Di Battista, porta a Roma il suo quintetto con Mark Turner al sax tenore, Jeremy Pelt alla tromba, Matt Penman al contrabbasso ed Eric Harland alla batteria. Il suo lavoro più recente si intitola Share (2008).

Sia quando affronta atmosfere più rarefatte, sia quando si lancia in scale fulminanti (come nelle parti conclusive di First song e Mon ange) Trotignon mostra sempre una capacità e un talento sorprendenti, un innato senso della melodia, un’autorevolezza e un’ispirazione che lo pongono fra i migliori esecutori e compositori a livello mondiale.

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