Patrizia Rappazzo
Che succederà alla famiglia? Ne abbiamo ancora bisogno? Amore e rapporti famigliari, perdono e accettazione della diversità degli esseri umani sono i temi al centro de L'amore non basta mai, la commedia amara della regista Maria Blom, grande successo al botteghino svedese. Protagonista della pellicola, Mia (Sophia Helin), una sorta di Bridget Jones svedese, trentenne single di Stoccolma all'apice della sua carriera che torna nel piccolo villaggio dove è nata per il settantesimo compleanno del padre.
Ancora una commedia con Quel mostro di suocera , il film diretto da Robert Luketic con Jennifer Lopez e Jane Fonda, figlia del leggendario Henry. Nel film Jennifer contro Jane, nuora contro suocera, una querelle che fa parte della storia dell'umanità, ma che in questo caso assume contorni epici. Charlie è una dog sitter: giovane, bella, serena, ma non appagata. Fino al giorno in cui incontra Kevin Fields, colpo di fulmine ma anche inizio dei suoi guai. Quando sarà presentata alla madre di lui,infatti, la donna deciderà di combatterla fino ad annientarla.
Tinte forti invece con L'esorcismo di Emily Rose, presentato fuori concorso a Venezia '62 e diretto da Scott Derrickson. A metà tra horror e legal thriller il film, grande successo in Usa, ripropone formule latine, acqua santa e crocifissi e, trent'anni dopo L'esorcista, riporta sullo schermo il diavolo in corpo con la storia vera di una diciannovenne molto devota, Emily (Jennifer Carpenter, figlia d'arte del regista cult horror, John) e del padre, Father Moore (Tom Wilkinson) che tentò di esorcizzarla e che invece, ora che la ragazza è morta, è accusato di omicidio colposo.
In arrivo anche Dark water, thriller di gusto asiatico (36 milioni di dollari in una settimana) dove il terrore non è splatter ma ansia che sale. Ambientato in un lurido condominio luogo di misteriosi rumori, acqua sporca che trasuda dalle pareti e teatro inquietanti avvenimenti. Remake di una pellicola giapponese di grande successo di Hideo Nakata, l'inventore del fenomeno The ring, il film segna l'esordio hollywoodiano del regista brasiliano Walter Salles, autore del cult I Diari della motocicletta. Al centro della storia, che riprende i temi cari al regista giapponese, l'acqua, fonte di vita e di morte, la famiglia e la ciclicità degli eventi. Nei panni della protagonista Jennifer Connelly.
Lo schermo si tinge di nero con il dramma d'azione Four Brothers, il film drammatico di John Singleton (Boyz 'N the Hood) con Mark Wahlberg, Ice Cube, Tyrese Gibson. Coinvolgente e dotato di buon ritmo, il film racconta l'incontro tra i fratelli Mercer (due bianchi e due neri) che dopo la morte della madre adottiva, uccisa durante una rapina a Detroit, si riuniscono per risolvere la questione in privato. Sulle tracce dell'assassino, i quattro capiranno che a volte i vecchi sistemi, anche se fuori dalle regole, sono ancora i più efficaci.
In sala anche Yo Soy Cuba realizzato nel 1963 dal regista sovietico Mikhail Kalatozov, inedito in Italia affiancato dal documentario Yo Soy Cuba-Il Mammut siberiano. Dato in uscita anche I guardiani nella notte, il fantasy-horror diretto da Timur Bekmambetov.
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