Juve a Bologna, «con i due ragazzi nel cuore»

Deschamps: «Stiamo vivendo giorni terribili». La società: «Il dolore non ci abbandona, giocheremo per loro». Con una maglia per ricordarli

Si riparte. Con la voce bassa di Deschamps che prova a parlare solo di calcio. Siccome però non è possibile, arriva l'ammissione secondo cui «stiamo vivendo tutti insieme giorni terribili. Davanti a una tragedia del genere, il calcio conta davvero poco. Per solidarietà alle famiglie dei due ragazzi scomparsi e per rispettarne fino in fondo il dolore, non voglio aggiungere altro». Ci prova il presidente Cobolli Gigli, garantendo «il totale impegno della Juve per fare chiarezza sulla tragedia». La società ha poi pubblicato sul proprio sito Internet un messaggio che rompe il silenzio di questi giorni e dedica a Ferramosca e Neri la partita di stasera a Bologna. Un messaggio che certifica la necessità di ripartire, ma anche un imbarazzo palese: «Era, ed è ancora, il tempo del dolore e della sofferenza. Privata e collettiva, delle famiglie e dei compagni di squadra, dei campioni che ricordano la passione e lo sguardo di quei due ragazzi e dei tantissimi sportivi che ancora non possono credere che questa cosa sia potuta accadere. Alessio e Riccardo non ci sono più. Oggi è solo questo che conta. La prima squadra che si allena nel deserto dello stadio Olimpico è forse l'immagine più adatta a rappresentare il vuoto, la desolazione, la perdita. Spalti vuoti e teste chine. E anche a Vinovo, nell'immenso prato dove Alessio e Riccardo hanno lasciato i loro sogni, sembra non esserci più posto per i cross e i tiri al volo, per gli schemi di gioco e per le parate. C'è un silenzio irreale e freddo, che dice più di mille parole. Non sarà facile ripartire. Forse, si potrà ridare un senso alle corse sul grande prato proprio pensando ad Alessio e Riccardo e alla voglia che avevano di giocare. Domani (oggi, ndr), a Bologna, sarà il momento di ricominciare, con una sofferenza che appesantisce le gambe e la pancia, perché il dolore - quello vero - non ci abbandonerà mai. E allora forza, giochiamo per loro».
Con Del Piero in campo dal primo minuto e Trezeguet probabilmente in panchina, Palladino confermato nelle vesti di vice-Nedved e magari Chiellini centrale a far coppia con Boumsong: «Secondo me il Bologna è superiore a Napoli e Genoa che abbiamo già incontrato - prosegue Deschamps -. Tra queste tre, è la squadra che ha più chance di salire in serie A. Per noi si tratta di un vero scontro diretto, ma l'esito di questa partita non deciderà proprio nulla. Dovremo fare attenzione in particolar modo a Bellucci, attaccante veloce e di talento che con la serie B non c'entra davvero nulla».
Poco altro. Il Bologna capolista, dal canto suo, proporrà il tridente Zauli-Bellucci-Marazzina con l'idea di giocarsela alla pari. I tifosi organizzati hanno confermato che entreranno allo stadio con circa un quarto d'ora di ritardo per protestare contro le vicende di Calciopoli: il presidente Cazzola e l'allenatore Ulivieri, viste le tragiche vicende degli ultimi giorni, avevano chiesto di soprassedere, ma pare che il loro appello sia rimasto inascoltato.

«Saremo rispettosi di quanto accaduto - hanno fatto sapere i rappresentanti dei club - e protesteremo contro quanto successo nel calcio, non contro la Juve». Che entrerà in campo indossando una maglietta bianca con sopra scritti i nomi Alessio e Riccardo.

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