É andato a cena con Leonardo ma nel frattempo si è ripreso il Madrid. Reduce da due stagioni poco brillanti con la maglia dei blancos, è tornato con prestazioni degne. Sembrerebbe una vera rinascita, anche se la fiducia dei tifosi rimane sotto osservazione come quella di Mourinho, sebbene l'ex asso del Milan ora lo esalti: «Voglio continuare a migliorare. Sono molto felice qui e ho intenzione di ottenere altri trionfi con il Real. L'anno scorso fisicamente non stavo bene, non mi riusciva nulla. Mi sentivo come un robot in campo, facevo cose prevedibili, quasi automatiche. Ho segnato nella Liga, poi nell'ultimo turno di Champions League, e adesso ho guadagnato stima nei confronti di Josè Mourinho. José aveva tutte le ragioni per farmi fuori, considerato il mio rendimento nelle ultime partite. Invece mi è stato vicino e mi ha aiutato. Ho un debito con lui e con il Real Madrid. Sento aria nuova attorno, il presidente Florentino Perez mi ha chiesto quale fosse il problema. Il problema ero io, gli ho risposto. Anche lui ha atteso che migliorassi».
Un'euforia nuova che lo ha spinto a ergersi a futuro protagonista delle merengues e a delinearne gli obiettivi: «Io e i compagni abbiamo la mente alla decima Champions. Dal punto di vista psicologico siamo più forti dell'anno scorso. E poi sogno il ritorno nella nazionale brasiliana».
Ma allora questa cena con Leonardo, cosa è stata? Kakà, lunedì scorso a Parigi ha cenato con Leonardo, attualmente il ds del Psg, I due sono sati intercettati dalle telecamere di Canal Plus. Per Leo è stata l'occasione per sondare il terreno sulla disponibilità del fantasista brasiliano a trasferirsi a Parigi, magari già a gennaio. I due sono molto amici sin dai tempi del Milan quando Kakà giocava, segnava e faceva sognare mentre Leo gestiva i successi dietro una scrivania.
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