Va a finire che lo scandalo quest'anno lo faranno Al Bano e Ornella Muti in testa ai trattori degli agricoltori che protestano contro il caro benzina. Eh sì, perché nonostante i tentativi di tenere i toni bassi, di prevenire baci gayosi o foto di politici stracciate (leggi Fedez e Rosa Chemical), non si riesce a tenere la politica e la cronaca fuori dall'Ariston. Nelle intenzioni di Amadeus, la direzione sarebbe chiara: una festa che parla a tutti gli italiani, senza volgarità, senza trasgressioni eccessive, senza strizzatine d'occhio ai temi cari alla sinistra. Un Festival meloniano è già da tempo stato ribattezzato, che rispecchi la destra al governo. Definizione che Amadeus, il presentatore arrivato al termine della legislatura sanremese (il suo quinto e forse ultimo anno), rifiuta con fermezza insieme alle presunte richieste dei vertici Rai di calmierare la kermesse. «Smentisco qualsiasi pressione - ha detto, e certo non ci si aspettava altro -. Ho incontrato Roberto Sergio appena diventato ad e lui mi ha detto di continuare a fare liberamente Sanremo così come fatto negli ultimi quattro anni. Mai ricevuta una telefonata per sapere chi ci sarebbe stato. Assoluta libertà. Del resto miei festival non sono mai stati schierati né a destra né a sinistra».
Però, anche se si cerca di tenere i toni bassi, il mondo come sempre bussa alle porte del Festival. Gli agricoltori in lotta contro l'Europa vogliono inviare - su idea di Al Bano - un loro rappresentante, conferma Danilo Calvani, uno dei leader del Comitato degli agricoltori traditi. «Siamo pronti a portare la mucca Ercolina sul palco», rincara la dose l'altro leader Alberto Oldani. «Se vengono - ha commentato Amadeus - li faccio salire sul palco. Penso che sia una protesta giusta e sacrosanta, per il diritto al lavoro». Pure Ornella Muti e la figlia Naike Rivelli, che da anni si battono per un mondo più green, hanno annunciato di voler arrivare in riviera per aggiungersi alla protesta. E chiedono pure a Celentano di unirsi nella lotta.
Amadeus sperava in una festa di sola musica per la sua ultima edizione: per non correre rischi aveva stipato trenta cantanti sul palco. Pochi ospiti, di quelli che non si lasciano andare a trasgressioni (John Travolta, Russell Crowe e Roberto Bolle), co-conduttori super affidabili come Marco Mengoni (stasera), Giorgia (mercoledì), Teresa Mannino (giovedì), Lorella Cuccarini (venerdì) e grande finale sabato con Fiorello. L'unico che, sempre stando ai progetti, doveva portare un po' di scompiglio. Intanto sta già tenendo svegli i sanremesi dal glass Aristonello, portato da Roma e rimontato accanto all'Ariston. Da stanotte non li manderà neppure a dormire: dopo il Festival (che finirà verso le due) attaccherà lui con Viva Sanremo, versione festivaliera di Viva Raidue.
Rosa Chemical che tanti grattacapi gli ha procurato lo scorso anno (quando mimò un rapporto sessuale con Fedez) sarà relegato domani sul palco di
piazza Colombo, uno dei tanti punti del Festival diffuso (l'altro è la nave della Costa Crociere ancorata in rada). «Ha promesso che non bacerà nessuno», ha scherzato Amadeus. Ma a far casino forse arriverà il nonno Al Bano
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