Kodama morta senza eredi. Opere di Borges all'Argentina?

Secondo la legge, è come se Jorge Luis Borges fosse morto per la seconda volta. Ciò che lo scrittore argentino (Buenos Aires, 1899 - Ginevra, 1986) ha lasciato, infatti, non ha proprietari

Kodama morta senza eredi. Opere di Borges all'Argentina?

Secondo la legge, è come se Jorge Luis Borges fosse morto per la seconda volta. Ciò che lo scrittore argentino (Buenos Aires, 1899 - Ginevra, 1986) ha lasciato, infatti, non ha proprietari. María Kodama, la scrittrice e traduttrice che gli fu accanto per l'ultimo decennio e che lo sposò due mesi prima della morte di lui, scomparsa lo scorso 26 marzo, non ha fatto testamento e non ha alcun erede, dopo la morte di un suo fratello nel 2017.

Lo ha detto l'avvocato della signora Kodama, Fernando Soto, il quale ha avviato una richiesta alla magistratura di Buenos Aires per dichiarare vacante l'eredità che comprende almeno due case e un palazzo nella capitale argentina e soprattutto l'archivio con i manoscritti di Borges e spera che il tribunale nomini al più presto un curatore per i diritti sulle opere di Borges e per i beni della Fondazione Internazionale Borges, che Kodama ha presieduto dal 1988 fino alla sua morte.

Ci sono poi (e qui potrebbero nascere sorprese clamorose) due appartamenti che Kodama aveva affittato a Ginevra e Parigi. Residenze ricchissime, pare, di documenti, prime edizioni, decine di scatole di cui non si conosce il contenuto... Se nessuno rivendicherà, nei prossimi dieci anni, il proprio diritto sui beni citati, tutto passerà al governo della città di Buenos Aires.

Quando la intervistammo, nel giugno del 2011, alla signora Kodama piacque l'accostamento di Borges a un motore di ricerca, come quelli di Internet.

«Pensi - disse - che Rodrigo Quian Quiroga, un neuroscienziato argentino che da anni insegna in Inghilterra, dopo aver letto Funes el memorioso andò a Buenos Aires a visitare la sua libreria: s'era convinto che contenesse testi di fisica, di chimica...». E se da qualche parte ci fossero davvero?

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