Ma lì c’è ancora quel fascino che conquista

Ma lì c’è ancora quel fascino che conquista

La penna Montegrappa sceglie Santa per lanciare il nuovo prodotto e comunicare al mondo quel concetto di eccellenza italiana che la «perla del Tigullio», secondo l'azienda, traduce alla perfezione. Tant'è che da mercoledì a venerdì l’Hotel Lido Palace ha ospitato il meeting di Montegrappa (sorella italiana di Montblanc, Gruppo Richemont), che qui ha riunito le 17 filiali d'Europa, Stati Uniti, Giappone e Dubai non solo per presentare la penna Nero Uno, ma per sottolinearne l'assoluto carattere di italianità. «Che le viene da cent'anni di storia e tradizione - spiega Roberta Facciano, vice presidente Marketing & Sales - L'azienda nasce nel 1912 a Bassano del Grappa dove tutt'ora mantiene la produzione delle penne esclusive». Richemont l'acquista una decina d'anni fa, «ma è solo nell'ultimo anno che punta a farla crescere allargando il mercato. Nasce prima Genio Creativo, omaggio a Stradivari, e ora Nero Uno, l'unica nera, mentre la nostra collezione è tutta giocata su penne colorate». Di sezione ottagonale, curate nel dettaglio, fatte a mano («usiamo la celluloide che richiede 24 mesi di lavorazione»), disegnate e concepite in Italia dal 1912. «La fabbrica sorge accanto a Villa Cairizzo, sede della Cri durante la prima guerra mondiale. Hemingway si fermò qui e pare usasse una Montegrappa». Che oggi viaggia sui 300 euro, fino alle variazioni sul tema (pennino in oro 18 k, total oro, diamanti e pietre preziose: da 1000 a 15-20mila euro), o la penna ritratto personalizzata e la linea Micra dedicata alle donne. La Nero Uno si attesta sui 200 euro. Ma a far la differenza è il cento per cento Italia: design, concetto, nome e produzione. Come fissare il concetto? «Portando i rappresentanti delle filiali in un luogo che traducesse quello per cui siamo invidiati all'estero» spiega Facciano. Un messaggio forte da trasferire sul prodotto che in giro per il mondo si porta dietro status e contorno. «Gli anglosassoni utilizzano il binomio bella figura per sintetizzare quel saper vivere tutto italiano che assomma gusto, classe, eleganza, buona cucina, giusto modo di porsi. Non esiste una traduzione precisa, ma il riferimento va all'eccellenza italiana di un certo approccio alla vita».

Sarà grande e bella l'Italia, eppure Montegrappa sceglie Santa Margherita, «perché incarna tutto questo». In modo naturale, nel suo adagiarsi sul mare, nel suo allungarsi tra Portofino e Rapallo, nei tratti che una penna si porta dietro per raccontarli al mondo.

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