Unetichetta verde per le auto aziendali, sullesempio di quella assegnata agli elettrodomestici dallUe. L«energy label» che identifica la classe di consumo e di emissioni di Co2 del veicolo è solo lultima idea lanciata nel quadro del progetto GreenPlan. Dice Alberto Repetto, direttore commerciale di LeasePlan, la società di noleggio a lungo termine che ha promosso liniziativa: «È uno stimolo perché lazienda avvii un programma di riduzione degli inquinanti, abbassando al contempo i costi di gestione del parco auto. Chi ha aderito al progetto GreenPlan, che prevede una flotta e uno stile di guida più verdi, può già confrontare i dati di ogni singola vettura con la media italiana delle emissioni di Co2 riferita ai modelli sul mercato, e pure calcolare i progressi compiuti nella direzione attesa».
Cosa emerge da queste statistiche?
«La media del biossido di carbonio emesso dalle auto a benzina in vendita in Italia è di 205,10 g/km; per i diesel il valore scende a 167,08 g/km, passando a 153,99 nel caso di vetture a Gpl e a 150,52 per quelle a metano. Si tratta di differenze sensibili tra i diversi tipi di alimentazione e soprattutto di livelli di emissione elevati, considerando i 130 g/km da raggiungere entro il 2012».
Come si stanno orientando le aziende?
«Soprattutto le grandi imprese hanno risposto positivamente al progetto GreenPlan. Certo, non possiamo pensare che ci seguano solo per la gloria dessere individuate come campioni di responsabilità sociale. Lopportunità di contenere i costi di esercizio è decisiva. Ma è anche vero che ridurre consumi ed emissioni non è così difficile, grazie a una car policy adeguata nelle scelte, con limportante contributo della nostra consulenza; e poi i corretti comportamenti di guida possono fare il resto».
Ovvero?
«Ridurre la velocità di crociera, passare alla marcia superiore appena possibile, mantenere basso il regime di rotazione del motore, accelerare e decelerare dolcemente anticipando i flussi di traffico, evitare sovraccarichi nellauto, controllare di frequente la pressione degli preumatici, compiere una regolare manutenzione. E ancora, usare con giudizio il climatizzatore, che aumenta fino al 30% i consumi, e pure il portabagagli, responsabile di un ulteriore 22%».
Per le imprese i costi del carburante rappresentano un problema urgente...
«È necessaria unanalisi di dettaglio, come si faceva un tempo per valutare la convenienza del diesel rispetto allauto a benzina, convincendosi una volta di più, dati alla mano, dei vantaggi di passare al noleggio rispetto alla proprietà del veicolo. Il valore della consulenza, a partire dalla selezione dei modelli più efficienti, è sostanziale. Peraltro, consideriamo con attenzione gpl e metano, non escludiamo eventuali incentivi al riguardo, e contiamo di muoverci verso le case petrolifere che sono nostri grandi fornitori».
Dopo un periodo difficile, dovuto all'incertezza sulla fiscalità, il noleggio ha ripreso quota. Qual è la situazione attuale?
«Il secondo semestre del 2007 ha segnato un incremento delle vendite di auto aziendali del 6,71% in virtù di una crescita del 9,55% per le immatricolazioni da noleggio e del 4,80% di quelle ad altre imprese. Questo recupero sta continuando nel 2008, sostenuto anche dai chiarimenti emanati in materia di Iva, la cui detraibilità può arrivare al 100%. Peraltro il noleggio è un settore anticiclico: con leconomia in contrazione le imprese preferiscono non impegnare direttamente le proprie risorse e garantirsi maggiore flessibilità con la locazione. La nota lieta che conferma il trend, in un contesto di generale calo, è laumento dell8,66% dellimmatricolato aziendale, rispetto al meno 13,65% delle vetture ai privati».
Il noleggio ha sfondato tra le grandi imprese, non altrettanto tra le piccole. E cosa dire dei privati?
«Ci stiamo sempre più adeguando alle richieste del mercato. LeasePlan sta organizzando una business unit indipendente dedicata alle Pmi, che agirà tramite il web, gli strumenti di telesale e attraverso i partner dell'indiretta. Ci sono enormi potenzialità di crescita e di sviluppo, se è vero che lattuale penetrazione del segmento è sotto al 5%. Più avanti penseremo ad approcciare professionisti e privati».
Come è strutturata LeasePlan Italia?
«Con i presidi territoriali a Nord (Milano), a Nordest (Bologna), e a Roma, cui fa riferimento il Centro-Sud; poi controlliamo la società Nolauto Genova System Ngs che ha sedi nel capoluogo ligure e a Torino. Stiamo rinforzando la rete, che vanta un buon numero di broker e intermediari, reclutando nuovi dealer».
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