L’Istituto dei ciechi di via Vivaio si prepara all’Expo. «Con questo evento – dice Rodolfo Masto, commissario straordinario dell’ente - Milano ha di fronte una straordinaria occasione di crescita che potrà essere colta al meglio se si terranno ben presenti quei valori di solidarietà che tradizionalmente fondano l’identità della città ambrosiana». L’Istituto dei ciechi vuole essere parte attiva di questo storico avvenimento e così ha deciso di preparare un ambizioso progetto nel nome di una delle personalità più affascinanti legate alla storia di Milano: Leonardo Da Vinci.
Il progetto si chiamerà «L’età di Leonardo» e fra le sue finalità avrà quella di portare sotto le mani di tutti, vedenti e no, le opere più significative del grande genio toscano. «Questa circostanza – spiega Masto - ci riporta alla seconda metà dell’Ottocento, quando Milano era sede strategica per le prime fiere internazionali». Le cronache dell’epoca raccontano di migliaia di visitatori che accorrevano da ogni parte d’Europa per conoscere e ammirare le ultime scoperte nel campo della scienza, della tecnologia e dell’industria. Fra queste eccellenze non passava inosservata la presenza dei ciechi dell’Istituto milanese, che davano dimostrazione delle loro abilità intellettuali, musicali e professionali. «Un impegno - prosegue - che rivela quale fosse la profonda vocazione del nostro Istituto fin da allora: non solo ricovero o assistenza ma sviluppo di progetti che favorissero la più completa integrazione. Essere protagonisti di un’esposizione internazionale era certamente fra questi.
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