«L’ho riconosciuto, era lui»

«L’ho riconosciuto, era lui»

(...) e col suo fedelissimo amico Nelson: i due ragazzi si gettano all’inseguimento del malfattore «con coraggio e senso civico» come riporta il verbale stilato dal comando provinciale dei carabinieri. «Lo abbiamo visto infilarsi in via Casoni - prosegue il giovanissimo detective - e l’abbiamo rincorso col monopattino e la bicicletta mentre cercava di far perdere le sue tracce nel mercato di Terralba. Aveva una borsa con sé, si sarà senz’altro cambiato lì dentro perché poi lo abbiamo perso di vista». Fabio non demorde, fa qualche domanda in giro e scopre che A.T. era stato visto salire in via Donaver. Fine della puntata numero 1. Il seguito è recentissimo. E lo racconta ancora lui: «L’altra mattina ho rivisto quel ragazzo mentre andava in via Donaver, indossava un gillet scuro smanicato, anche se rispetto all’altra volta aveva i capelli più corti. Però non sono riuscito a seguirlo subito». Poco male perché poche ore dopo, intorno alle 17, A.T. ritorna sul «luogo del delitto» e questa volta per lui non c’è scampo. Il piccolo Sherlock Holmes, mentre sta giocando coi suoi coetanei, lo vede gironzolare in piazza Martinez. «A quel punto ho chiamato subito papà e ho chiesto ai miei amici di tenere d’occhio il rapinatore perché non scappasse». Il padre di Fabio entra nel bar di piazza Martinez e contatta telefonicamente i suoi ex colleghi. A.T. non riesce neppure a rendersi conto di ciò che sta succedendo, che i militari lo circondano facendogli scattare le manette ai polsi. Il rapinatore ammette subito le sue colpe e viene tratto in arresto. Ora è a disposizione dell’autorità giudiziaria e se ne sta rinchiuso nel carcere di Marassi. Il fiuto del baby carabiniere è servito. Ma davvero da grande vorrà seguire le orme paterne? Qui le idee di Fabio sono un po’ più confuse. Nel senso che sì - è vero - gli piacerebbe entrare nell’Arma dei carabinieri, «ma non gli dispiacerebbe neppure diventare detective». Anzi il suo grande sogno è di guidare un giorno gli elicotteri dell’Aeronautica. Insomma per decidere, c’è tempo. Tra poche settimane il ragazzino tornerà a scuola, lo attende l’ultimo anno delle scuole medie alle Gianelli.

Aspetta con ansia l’inizio del campionato per andare a vedere la sua Samp e ringrazia i carabinieri che - per premio - gli hanno fatto fare un giro su una fiammante 159. «Anche se io preferivo la Play station 3 - confessa Fabio - Sarà per la prossima volta». Se passate dalle parti di piazza Martinez, vedete di rigare dritto. Il baby carabiniere non perdona.

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