L’idolo dei Millenials si chiama Billie Eilish e scrive musica dark pop

Con oltre 27 milioni di ascoltatori mensili su Spotify l’americana Billie Eilish riconferma il suo incredibile talento. Il 29 marzo uscirà il suo primo album When We All Fall Asleep, Where Do We Go? e i fan sono già in delirio

L’idolo dei Millenials si chiama Billie Eilish e scrive musica dark pop

Ocean Eyes, singolo di debutto della diciassettene Billie Eilish scritto dal fratello Finneas e pubblicato nel 2016 sulla piattaforma SoundCloud, è divenuto in breve tempo virale. Da quel momento in poi la strada verso il successo di questa giovane cantautrice americana è stata tutta in discesa. La sua voce incanta, commuove, fa sognare; gli adolescenti di tutto il mondo si identificano nelle parole delle sue canzoni e la seguono a tutti i suoi concerti, che ogni volta fanno il pieno di spettatori.

Proprio com’è accaduto al Fabrique di Milano qualche giorno fa, dove un gruppo di quattordicenni ha trascorso la notte al freddo solo per assicurarsi un posto in prima fila. Ma il fenomeno non è circoscritto soltanto all’Italia, come testimonia la stessa Billie: “In Svezia alcuni ragazzi hanno dormito addirittura sotto la neve”, ha raccontato in una recente intervista. Sarà forse per questa loro profonda devozione che il rapporto che la diciassettenne ha instaurato con i suoi sostenitori va oltre la semplice interazione attraverso i social network; per Billie i fan sono persone, non numeri, si preoccupa che stiano bene durante i concerti e si ferma ad abbracciarli e a parlare con loro quando le chiedono un autografo.

Nata a Los Angeles nel 2001 da una famiglia di attori e musicisti, Billie Eilish Pirate Baird O’Connell (questo il suo nome per intero) ha frequentato la scuola da casa e ha iniziato a scrivere le sue prime canzoni a soli undici anni, incoraggiata anche dal fratello maggiore che, all’epoca, cantava e suonava in una band. Da allora non si è più fermata. I suoi testi grunge non parlano di cose semplici come ci si aspetterebbe da una ragazzina di quell’età, raccontano invece di realtà più cupe, a tratti anche distorte. Ne è un esempio il video di recente uscita “Bury a friend”, in cui Billie interpreta la parte di un mostro che si nasconde sotto il letto dell’amico. Eppure, quelli che la conoscono di persona sostengono che sia una ragazza dolcissima, colta e anche molto intelligente.

Va in giro con abiti extra large perché disinteressata all’apparenza e se ne frega delle critiche che qualcuno potrebbe rivolgerle. Per Billie sono altre le cose che contano. La musica, per esempio. E su questo c’è da scommettere che sentiremo parlare di lei ancora a lungo.

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