Il problema, forse, è che è stata superata dalla realtà. Garantiva melma e vendetta (quella dei non vip sui vip), offrendo una porzione di sogno a tutti: l’isola irraggiungibile su cui i naufraghi approdavano ma per starci come? La bellissima presa a schiaffi, il ricco costretto a fare la fame, la diva umiliata dall’assenza di trucco. Le liti, le beghe, gli stracci in pubblico. Ma oggi, con Corona al gabbio, il caso Marrazzo, il presidente del Consiglio accusato di scandali... uno cosa se ne fa dell’Isola dei famosi? E poi il meccanismo, con dentro un po’ di tutto. Un po’ di Grande Fratello, un po’ di Giochi senza frontiere, un po’ di Scherzi a parte, molto gioco dei ruoli. Senza però essere, come il Grande Fratello, cioè come il più esile dei format di questo tipo, una vera diretta su una vera cattività. Senza cioè offrire, davvero, la lente su quegli straordinari meccanismi che possono scattare in un condominio, sull’autobus, in ascensore, in tutti quei posti in cui non puoi scegliere. Sì, insomma, «l’esperanza d’escobar», per dirla con Arbore.
E poi, ancora, la Rai. Che non è mai stato il luogo naturale per questo programma e dove, fino a ieri, ha ottenuto un innaturale successo. E volendo, forse, anche lei Simona Ventura, lei la regina stanca. Non stanca in generale (con Quelli che il calcio sta ottenendo ascolti record) ma stanca di questo. Si vedeva che non aveva voglia delle polemiche di quest’edizione, dei contrattempi di questa edizione, della non spinta di questa edizione. Era stufa di difenderla quasi a priori dagli attacchi dell’audience, della politica, dei moralizzatori. Sono sette anni che si trascina questo programma come un «consorte inadatto» per tutti i salotti buoni della tv. E quest’anno, sai che c’è? Se non sa stare a tavola, se si presenta vestito sbagliato, se non sposta la sedia alle signore, beh non è colpa mia. Io ci ho provato. Sembra che dica Simona.
E insomma ce ne sono di motivi se la semifinale de l’Isola dei famosi (Raidue), imprudentemente spostata al lunedì sera, è andata a schiantarsi contro Italia’s Got Talent (Canale 5) e contro una replica del Commissario Montalbano (Raiuno). I naufraghi fermi al 17.98 per cento, la De Filippi al 24.60, «quella vampa d’agosto» di Luca Zingaretti al 18.48. Raidue ritraslocherà i naufraghi al mercoledì per la finale di settimana prossima. Ma anche il direttore di Canale 5, Massimo Donelli, potrebbe decidere di spostare a mercoledì Italia’s Got Talent per metterlo contro il format della Ventura. E allora...
Ci sono delle annate così, in cui vincono gli errori. E dire che uno si assicura il cast, sta attento alla controprogrammazione (almeno all’inizio), shakera i colpi di scena, sceglie gli abiti delle prime serate con cura, si accaparra Aldo Busi, intercetta Sandra Milo, assolda Rossano Rubicondi dopo Ivana Trump, si inventa gli opinionisti, coopta «i figli di». Eppure niente. Quando non gira...
E adesso Simona è in studio, ad aspettare la fine camuffando la sopportazione con l’ospitalità. Senza più Busi, senza più lo strascico di Busi, senza più l’italiano, senza più nemmeno la santa inquietudine tanto utile a Mirò. Sola davanti a ’sto benedetto schermo a urlare a squarciagola fino in Nicaragua senza nemmeno usare il microfono. Con dei naufraghi senza ormoni, con altri rispediti a casa per contusioni, con delle nomination prolisse, con dei tacchi su cui non si tira la fine, con «questi qui» che perdono il suo tempo. Con una manciata ormai, diciamolo, di emeriti sconosciuti. Lunedì se n’è andata pure Sandrocchia.
Sola a difendere la sua Isola dagli attacchi dei detrattori, sola a doversi giustificare del fatto di essere sul servizio pubblico (gli altri, i colleghi di Mediaset, fanno in fretta a tappare la bocca a chi li critica con «l’emittente privata»), sola a motivare personaggi che nascono e muoiono con l’Isola. Tolta Belen che è Belen (e ne nasce una ogni tanto), non c’è un solo naufrago che abbia resistito in terra ferma. Spolpati, acciaccati, dimagriti, si sono persi nei meandri dell’anonimato poco dopo il ritorno dall’avventura. Al Bano ha fatto un’Isola strepitosa (in termini di ascolto), si è mollato in diretta con la Lecciso, e poi è sparito. Idem per Walter Nudo, dopo qualche fiction, o per Muniz, o per la De Blank, o per Carmen Russo...
A Luxuria l’Isola ha fatto bene perché è diventata più bella, più magra, più donna. E poi Luxuria era un personaggio anche prima di naufragare, però non è che esattamente se la litighino per farle condurre Il Milionario.
E così, anno dopo anno, senza la speranza della fama, diventa difficile trovare qualcuno disposto ad andare a morir di fame dall’altra parte del mondo. Specie se la prima a non esserne convinta è lei: la regina Simona. Degna di miglior causa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.