L’Italia a caccia della partita perfetta. E di un colpo di fortuna

Martin Castrogiovanni lo ha detto in termini ancora più espliciti. Ci vorrebbe una botta di fortuna per battere questa Francia, leader solitaria di un Sei Nazioni che l’ha vista esprimere un rugby di straordinaria qualità. Francia-Italia è ancora una volta la sfida tra Golia e Davide anche se allo Stade de France l’Italia scenderà in campo senza l’assillo del cucchiaio di legno. Due settimane fa la vittoria contro la Scozia e soprattutto la prova di sensibili miglioramenti nella fase difensiva. Mallett così ha potuto lavorare in relax. Anche per l’appuntamento con la Francia, il coach anglo-sudafricano ha deciso di confermare in blocco la squadra già collaudata contro gli highlanders guardando ai dettagli e pensando che in fondo il meccanismo comincia a funzionare. Funziona però soprattutto nella fase di contenimento. L’Italia placca, è abbastanza sicura nel controllare gli avversari. Tuttavia contro la Francia di Marc Lievremont potrebbe non bastare. I transalpini sono con il Galles quelli che segnano di più (7 mete) ma anche quelli i cui errori vanno in doppia cifra. Impressionante il loro volume di gioco ma anche le loro amnesie visto che il record dei placcaggi mancati (ben 38 in tre partite) parla tutto francese. Quella botta di fortuna l’Italia la cerca. C’è bisogno di un’altra partita perfetta come quella di Grenoble ’97. Pablo Canavosio partirà dalla panchina come «impact player» confermando la staffetta con Tito Tebaldi nel ruolo di mediano di mischia. Squadra per una volta più esperta quella azzurra. 50 presenze Masi, 83 Mauro Bergamasco che raggiunge Carlo Checchinato al secondo posto tra i più azzurri di tutti i tempi dietro i 101 caps di Alessandro Troncon. A Saint Denis l’ordine è quello di tenere il ritmo basso, alzando l’intensità difensiva. Contro una squadra che qualche occasione la perde per strada, è la via giusta. La Francia in casa offre il meglio di sé. Gioca e rischia. Va più sul sicuro l’Italia che può contare sulla solida efficacia della mischia ma anche su una rimessa laterale che dopo l’Irlanda si è rimessa bene in carreggiata anche grazie all’esperienza di Marco Bortolami. Resta l’attacco il nostro limite. Su tre partite solo in quattro occasioni gli azzurri sono riusciti a superare la linea del vantaggio, una miseria rispetto ai numeri sciorinati dai francesi.

Contro l’Italia hanno anche l’opportunità di consolidare la quarta posizione nel ranking mondiale anche se una vittoria non basterebbe a scavalcare l’Australia, tuttora al terzo posto.

Diretta tv: ore 15.30, Sky 202. In differita su La7 subito dopo il fischio finale.
Le partite di ieri: Irlanda-Galles 27-12; Scozia-Inghilterra 15-15.

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