L’opposizione rifà il bilancio

L’opposizione rifà il bilancio

«Una vittoria politica dell'opposizione». Pochi minuti dopo le 16, sul volto di Raffaella Della Bianca, capogruppo di Forza Italia, è disegnata l'espressione di un pugile che ha vinto all'ultimo round. In consiglio comunale maggioranza e minoranza hanno appena siglato l'accordo che impegna il sindaco e la giunta a inserire nel bilancio 2009 «una specifica variazione allo scopo di diminuire la tassa comunale Cosap (occupazione di suolo pubblico) per tutte le categorie interessate, rafforzare i servizi alla persona, diminuire l'addizionale Irpef per le fasce deboli». Tutto questo dopo che il governo avrà restituito ai comuni le risorse equivalenti all'Ici sulla prima casa. Se non ci saranno colpi di scena, il bilancio 2009 - 2011 verrà discusso e approvato lunedì prossimo. Della Bianca esalta il lavoro di squadra fatto dai consiglieri di minoranza che «hanno ottenuto un risultato concreto rimodulando il bilancio in base alle esigenze dei cittadini».
L'accordo è stato raggiunto all'unanimità (42 voti favorevoli su 42), dopo due ore di frenetiche trattative in conferenza dei capigruppo. Trovata l'intesa, la minoranza ha rinunciato a proseguire sulla strada dell'ostruzionismo e Bernabò Brea, capogruppo de «La Destra» ha ritirato gli oltre 400 ordini del giorno che aveva presentato. Lo stesso Bernabò Brea in mattinata era stato protagonista di un aspro battibecco con l'assessore alle politiche abitative Bruno Pastorino. Motivo del contendere la mozione presentata dal consigliere della Destra sulle procedure di gara per la vendita di immobili. «Il 25 novembre una delibera del consiglio aveva approvato l'alienazione di beni immobili mediante asta pubblica, stabilendo un valore complessivo di 28 milioni di euro, ma una delibera precedente aveva fissato i criteri di gara in caso di asta pubblica deserta: in quel caso si dovrebbe procedere alla vendita attraverso trattative private», ha spiegato il consigliere del gruppo misto.
Quello che ha fatto imbufalire Pastorino (e Marta Vincenzi) è stata l'allusione di Bernabò Brea «ai soliti furbetti del quartierino che ci sono anche a Genova.

Il Comune dovrà impegnarsi a raggiungere quella cifra, altrimenti il sospetto sarà legittimo». Il Comune ora minaccia querele anche se Bernabò Brea alla fine ha eliminato dal suo documento il passaggio sui furbetti del quartierino.

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