L’ultimo sondaggio Swg: testa a testa fra gli schieramenti

da Roma

Testa a testa tra favorevoli e contrari, con una leggera prevalenza dei no, ma un’altissima quota di elettori ancora indecisi (circa un italiano su tre). È questa l’indicazione che emerge da un sondaggio della Swg per L’Espresso sul referendum del 25 e 26 giugno. I 700 intervistati sono stati ascoltati il 5 giugno con il metodo delle interviste telefoniche (Cati). Questi i risultati: i «no» alla riforma costituzionale sono una percentuale compresa tra il 31 e il 34%, i «sì» tra il 29 e il 32%, gli indecisi tra il 32 e il 35%. Rispetto alla rilevazione della settimana precedente diminuiscono sia i «no» (erano al 33-36%) che i «sì» (che erano tra il 36 e il 39%), mentre crescono gli indecisi (erano tra il 25 e il 31%). Gli elettori dei due schieramenti seguono in maggioranza le indicazioni dei partiti (favorevoli alla riforma quelli del centrodestra, contrari quelli di centrosinistra), ma con alcuni significativi spostamenti. Nel centrodestra dichiara di voler votare «sì» alla riforma il 51,9%, ma c’è anche un 20,6 che voterà «no» e un 27,5% di indecisi. Nel centrosinistra il 56% voterà «no», ma il 14 si pronuncia per il «sì» mentre il 29,4 è ancora indeciso.


Seguendo la divisione geografica, il «sì» è avanti nel Nord (32-35% contro il 30-33 di «no» e il 32-35 di indecisi), mentre il «no» prevale al Centro (36-39% contro il 25-28 di «sì» e il 34-37 di indecisi) e al Sud (32-35 contro il 25-28 di «sì» e il 37-40 di indecisi). Per quanto riguarda invece la partecipazione al voto, dichiarano di voler andare a votare il 47-52% di elettori. Un po’ meno della settimana precedente, quando la percentuale dei votanti era tra il 50 e il 55.

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