Natale Bruno
Vibo Valentia - È morta ieri nella casa anziani della fondazione Cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime, da lei stessa voluta e costruita con i soldi delle offerte dei fedeli, tanti, che da queste parti della Calabria la veneravano. Aveva 85 anni Natuzza Evolo ed era nota come la «mistica» di Paravati per la sua capacità di «parlare» con la Madonna e con i morti. Durante la quaresima le comparivano le stimmate. Era malata da tempo. Ieri mattina un blocco renale le è stato fatale. La sua situazione clinica si era aggravata negli ultimi giorni, a tal punto che i figli e i nipoti, considerata oramai l’inutilità di qualsiasi terapia, avevano deciso di portarla via dalla clinica di Catanzaro dove era in cura e così era tornata a Paravati, dove durante la notte ha perso conoscenza sino alla morte.
La notizia della scomparsa di Natuzza, diminutivo di Fortunata, si è diffusa già ieri mattina e nel primissimo pomeriggio Paravati è stato meta di un interminabile pellegrinaggio dei tantissimi fedeli che hanno voluto renderle omaggio. A mezzogiorno erano già centinaia i messaggi su Facebook dei devoti. C’è chi chiede un saluto a un parente defunto, chi invoca la protezione sul figlio appena nato, chi la vuole santa subito. Nel centro anziani da lei fondato è stata allestita la sala mortuaria. In paese, per tutto il giorno, le campane delle chiese, hanno suonato a festa e non a lutto come ha spiegato il parroco, don Pasquale Barone. «Oggi è un giorno di festa e non di lutto - ha spiegato - perché Natuzza è tornata al Padre».
Tra i primi a rendere omaggio alla mistica di Paravati il sindaco di Mileto, Vincenzo Varone che ha deciso per domani, giorno dei funerali, il lutto cittadino: «Per Mileto - ha detto il primo cittadino - questo è il giorno del lutto e del dolore, ma anche della speranza perché siamo convinti che Natuzza veglierà per sempre su di noi». Tra i primi a parlare della scomparsa della mistica calabrese pure il governatore della Calabria, Agazio Loiero, che in più occasioni ha avuto modo di incontrala. «Per la Calabria, e non solo, è un giorno di dolore, Santa della semplicità e della sofferenza Natuzza è stata un punto di riferimento per credenti e non credenti perché per tutta la sua vita ha elargito a piene mani parole di amore e di speranza. La sua morte è un colpo al cuore».
Di Natuzza si diceva che riuscisse a parlare con i morti, che capisse lingue mai studiate, che facesse diagnosi cliniche, e qualcuno ha giurato persino che abbia avuto la capacità di essere nello stesso momento in due posti diversi. I fenomeni dei quali Natuzza è stata protagonista sono moltissimi: guarigioni inspiegabili sul piano medico, diagnosi scientifiche pronunciate con sicurezza e persino con modestia, ma anche mediazioni tra vivi e morti, con trasmissione dagli uni agli altri, e le stimmate, comparse per la prima volta all’età di 10 anni, vere e proprie stimmate che puntualmente comparivano sulle sue mani durante la Settimana Santa.
Le era riconosciuta la capacità di parlare con gli Angeli, con i Santi e con le anime dei defunti, di vedere Gesù, la Madonna, San Francesco di Paola, Padre Pio e altri santi. La sua storia è stata oggetto di numerosissimi approfondimenti scientifici, di trasmissioni giornalistiche, una storia singolare, e affascinante. Di Natuzza Evolo si è sempre parlato come di una donna lontana dal folclore e dalle speculazioni riguardo ai suoi poteri paranormali.
Solo di una donna semplice e lontana da esibizionismi e interessi strumentali. I funerali si svolgeranno domani pomeriggio, alle 15, nel piazzale di fronte alla fondazione Cuore immacolato. A celebrarli sarà il vescovo di Mileto, monsignor Luigi Renzo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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