Milano - È morta stamattina a Milano
l’attrice Rosanna Schiaffino. Aveva 69 anni ed era nata a
Genova. Lo ha reso noto il figlio.
L’attrice, originaria di Genova e da tempo malata, sarà seppellita a Portofino.
Da Totò a Rosi Dalle copertine di moda degli anni
Cinquanta, ai set del cinema degli anni della Dolce vità
Rosanna Schiaffino è stata a lungo
protagonista delle cronache italiane, da quando poco più che
ventenne il suo volto seducente e il profilo elegante figuravano
spesso sulle copertine dei settimanali. Nata a Genova nel 1939,
avrebbe compiuto 70 anni il prossimo 25 novembre.
La sua carriera cinematografica cominciò accanto a Totò
(Totò lascia o raddoppia? di Camillo Mastrocinque, 1956). Ma,
ancora prima di compiere venti anni, si misura con un ruolo
drammatico (La sfida, di Francesco Rosi, 1958), imponendosi
presto come una delle giovani più promettenti del cinema
italiano. Bruna e avvenente, tipica bellezza mediterranea,
accompagna le imprese notturne di tre giovani sbandati (La notte
brava, di Mauro Bolognini, 1959), insieme alle altre incantevoli
protagoniste femminili del tempo: Anna Maria Ferrero, Antonella
Lualdi, Elsa Martinelli: un poker di bellezze che fa sognare i
cinespettatori.
Per il lancio del film vengono immortalate in un celebre
scatto organizzato dal press-agent Enrico Lucherini, mentre
escono grondanti e molto sexy dal mare di Fregene. Una foto
pubblicitaria che fa effetto negli anni della Dolce vita. Love
story formato telenovela, indiscrezioni, amene curiosità.
Nell’ambiente del cinema tutti conoscono la sua infaticabile
mamma, la signora Yasmine, che l’accompagna costantemente sui
set. La prima che ha avuto cieca fiducia nelle possibilità
artistiche della figlia.
L'amore col produttore Bini Un produttore importante come Franco Cristaldi la mette
allora sotto contratto. Ma Rosanna raggiunge poi i traguardi
più importanti della carriera grazie al produttore Alfredo
Bini, che sposa nel 1963 e dal quale avrà una figlia. Nei primi
anni ’60 diventa l’eroina di tanti film in costume o mitologici.
Gira anche con il grande Vincente Minnelli, il quale - sotto gli
occhi di Kirk Douglas - la fa tuffare in mare da una barca dopo
aver dato un bacio a George Hamilton (in "Due settimane in
un’altra citta", 1962). Con Roberto Rossellini è poi
protagonista di ’Illibatezzà (episodio di RO.GO.PA.G. 1963).
Ne La mandragola (di Alberto Lattuada, 1965), c’è ancora Totò
accanto a lei che interpreta Madonna Lucrezia, giovane moglie
pronta a tutto pur di avere un figlio.
La sua popolarità si estende anche all’estero; partecipa
infatti film di produzione francese, inglese e americana. Ancora
in costume da corsaro (L’avventuriero, Terence Young, 1967), o
per stare nelle vicinanze di un Maximilian Schell versione Simon
Bolivar (Alessandro Blasetti, 1969).
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