Lamborghini, con la Superleggera una giornata sempre «al limite»

da Sant’Agata Bolognese

Lamborghini forse non ha mai conosciuto un momento così brillante come questo, in cui l’essere incorporata nel gruppo Audi si è tradotto in riscontri, sia economico-commerciali sia industriali, tutti positivi, senza contraccolpi su immagine e tradizionale.
Uno di questi riscontri positivi si chiama Gallardo Superleggera, per noi la migliore Lamborghini di sempre e, soprattutto, una delle più formidabili GT di scuola italiana. Gli uomini della direzione tecnica, sotto la guida dell’ingegner Maurizio Reggiani, hanno operato su due direttrici fondamentali: riduzione del peso e incremento della potenza. A una valutazione a posteriori, queste sfide appaiono ardue perché Lamborghini Gallardo nasce già con un peso contenuto (1.430 kg) e con una potenza molto rilevante (520 cv) in relazione alla presenza della trazione integrale e ai 5 litri del suo V10. Facendo ampio ricorso a pannelli di carrozzeria in fibra di carbonio e a cristalli in policarbonato, e quindi alleggerendo, in particolare, gli organi della trasmissione, la Gallardo Superleggera fa registrare un peso di 1.330 kg, mentre un accurato sviluppo dei sistemi di induzione e scarico ha portato la potenza da 520 a 530 cv a 8mila giri.
Nonostante una ancora più accentuata vocazione sportiva, la nuova Gallardo Superleggera si è rivelata, su strada, una vera GT, accogliente e confortevole, anche in termini di contenimento della pressione acustica all’interno dell’abitacolo. Il motore mostra un carattere nettamente più vigoroso, non solo per quei 10 cv in più rispetto al V10 Gallardo, ma già anche in termini di erogazione, con la travolgente impennata che la coppia fa registrare quando si affonda l’acceleratore e, in base ai giri del motore e al carico, il sistema di aspirazione, a geometria variabile, si pone nella configurazione a più alto rendimento.
La progressione è fulminante, con il V10 che canta a gola spiegata mentre il contagiri vola verso la linea rossa. Ovviamente è la pista l’ambito naturale per godere dell’esuberanza del nuovo motore, ma anche dei pregi dell’autotelaio. Il circuito di Adria, dove abbiamo sfogato il bolide, è letteralmente allagato dalla pioggia scaricata da un temporale che sta allontanandosi nel momento in cui entriamo in pista. Ma è proprio in queste condizioni che è possibile apprezzare la Gallardo Superleggera gommata con i radiali ultraperformanti Pirelli P-Zero Corsa, di serie. Il complesso autotelaio-trasmissione integrale di Gallardo Superleggera assicura un eccellente controllo delle reazioni dinamiche e, soprattutto, consente di sfruttare quel magnifico V10 in tutto il suo straripante potenziale, anche estromettendo il sistema Esp.

Quando l’asfalto autodrenante ha avuto ragione delle pozzanghere, Gallardo Superleggera ha consentito di incrementare progressivamente il ritmo, fino ad arrivare a limiti elevati e, soprattutto, con grande sicurezza nonostante il fondo sempre umido e i 530 cv, a conferma della competenza del progetto globale.
Eccellenti sia l’impianto frenante Brembo Corsa, con pinze anteriori a 8 pistoni, sia il cambio robotizzato sequenziale E-gear. Prezzo: 157.650 euro, Iva esclusa.

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