Esattamente un anno fa il sindaco Beppe Sala e l'archistar David Chipperfield celebravano con la pala in mano la posa della prima pietra. Oggi chi viaggia lungo la tangenziale vede uno scheletro di cemento alto 35 metri che ricorda (vagamente) il Colosseo. Entro il prossimo 15 dicembre (tassativo) ma forse prima si trasformerà nell'Arena Santa Giulia per le gare di hockey su ghiaccio maschile. Trecento operai sono al lavoro e il completamento «sostanziale» è previsto «entro fine ottobre» assicura Gianmichele Melis, Europe property leader di Arup. Per sprint finale su impianti e finiture raddoppierà il personale, «600 operai al lavoro su tre turni», cantiere attivo h24 come già avviene in alcune parti.
É il PalaItalia del 2026 ma finiti i Giochi diventerà un palazzetto da 16mila spettatori per concerti in primis, eventi, grande sport, dal basket al volley. E il «boss» della società Cts Eventim che realizza e gestirà l'impianto a Santa Giulia, l'ad Klaus Peter Schulenberg, ieri in cantiere per un sopralluogo, conferma che in futuro punta anche a scippare a Torino le «Atp Finals»: per il torneo di tennis internazionale sarebbe «l'impianto ideale, grazie alla sua grandezza e tecnologia merita eventi internazionali». E avendo un carattere «generalmente ottimista» pensa che andrà a buon fine anche «la discussione in corso» con governo ed enti locali sulla copertura degli extracosti, «sono cresciuto molto rispetto al preventivo iniziale», secondo le ultime stime c'è stato un balzo da 180 a 270 milioni, circa il 40% in più, aspetta un contributo perchè «costruire l'arena in un tempo veramente stretto ed è più costoso, dobbiamo pre fabbricare» i componenti per velocizzare e non stare appesi al meteo.
L'ad e fondatore di Studio In.Pro Claudio Guido, dopo aver accompagnato la crescita dei grattacieli di Citylife dirige passo dopo passo i lavori e in 12 mesi l'Arena ha già raggiunto il suo livello più alto di circa 35 metri sopra il livello della strada. Tutti gli elementi in situ sono completati, comprese fondamenta e pareti del nucleo. Sono stati messi in opera più di 4mila elementi in calcestruzzo per dare all'edificio accanto, il maxi parcheggio - 9 livelli (tre sotterranei) per un totale di 2.750 posti -, la sua forma completa. Sono già stati installati 5.200 elementi prefabbricati (pilastri, travi, solai, travi inclinate). Tra silos e arena ci sarà una piazza da 12mila mq, aperta al pubblico e ad eventi open air. Sarà rialzata, accessibile dalla strada tramite scalinata. Intorno all'arena è partito il montaggio delle strutture di copertura in acciaio: la facciata esterna avrà tre «anelli» tecnologici con i messaggi luminosi. L'architetto Leander Bulst dello studio Chipperfield sottolinea che la forma ellittica si rifà «all'antica tradizione di pubblico spettacolo, ma ha un'estetica e una tecnologia che guarda al futuro. Vogliamo che sia un edificio senza tempo». E guardando al futuro, e alle svariate opportunità di business legate a pre e post concerti e partite, Eventim ha da poco arruolato lo studio Populous Italia, big del settore (nel 2019 aveva progettato anche la «Cattedrale», il nuovo stadio Milan e Inter). I visitatori avranno accesso a una vasta gamma di servizi. Chi cerca un'esperienza di livello superiore, come spiega Silvia Prandelli, senior principal di Populous Italia, l'arena offrirà vari «servizi», premium nel livello intermedio e super premium al piano evento e al livello inferiore, tra cui 20 skybox, ristoranti gourmet con vista sul «catino» per assistere anche allo spettacolo in corso, speakeasy con bar e concerti ristretti di jazz o altro genere, un'area vip da 30 posti, food and beverage dedicato e vista centrale sul palco, fino alle «terrazze dell'intrattenimento» con doppia vista sullo show e sulla piazza. Il parterre sarà flessibile, le prime 12 file si potranno «estrarre» a seconda che si vogliano offrire posti seduti, allargare il palco. Ai concerti la visuale «peggiore» sarà a 90 metri.
Dato che i lavori per la nuova Esselunga slliteranno, la pista su ghiaccio per gli allenamenti sarà realizzata su quei
terreni, a sud dell'arena. Bisogna correre (e qui tocca al Comune) su opere e appalti per i collegamenti stradali, la nuova rotonda da via Mecenate e quella che collegherà il proseguimento di via Toledo a via del Futurismo.
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