Laser sofisticati per correggere molti difetti visivi

È il nuovo laser a femtosecondi, l’ultima novità in fatto di correzione dei difetti visivi. In uso in America e nel resto del mondo da circa 3 anni, sta prendendo piede anche in Europa. Ne parliamo con il dottor Ernesto Capitanio, un esperto con studi a Milano e Bergamo e tra i primi utilizzatori di questo nuovo metodo.
Al dottor Capitanio, chiediamo come funziona questo nuovo laser a femtosecondi e come avviene l’intervento. «Il laser intrastromale, è uno strumento che interviene sulla cornea, considerata il vetrino dell’orologio dell’occhio umano, per dissezionare con un taglio di un micron (un millesimo di millimetro) le sue cellule. La dissezione corneale si ottiene in circa 20 secondi e senza alcun dolore, per consentire al chirurgo di poter stampare sulla cornea del malato la correzione per miopia, presbiopia, astigmatismo ed ipermetropia. Il metodo oggi usato è la Lasik che utilizza la combinazione di due laser». Quali sono i vantaggi con questo nuovo strumento?
«Sicuramente il primo è la sicurezza. In precedenza per la Lasik si utilizzava il microcheratomo manuale, strumento difficile da usare e meno preciso. Oggi con questo nuovo apparecchio, il taglio di un micron sulla cornea consente di stampare la laserata correttiva con il laser ad eccimeri con una precisione assoluta. Altro grande vantaggio è il recupero visivo che avviene nell’arco di un paio d’ore. Il giorno successivo il malato può già tornare alla propria attività lavorativa. Non esiste obbligo di occhiali da sole, né di protezioni particolari. I colliri terapeutici vengono usati tre volte al giorno per soli 7 giorni. Questo modo di operare consente di eseguire l’intervento a giovani di 14-15 anni fino ad adulti di 85 anni. Un altro grande vantaggio è la possibilità di correggere con la Lasik miopie elevate fino a 9-10 diottrie o presbiopie ed ipermetropie fino a 5 gradi ed astigmatismi molto elevati ritenuti inoperabili fino ad oggi».
Quali altre applicazioni esistono per questo nuovo laser a femtosecondi? «Un’altra grossa novità è l’applicazione per la correzione del cheratocono. Questa è una malattia della cornea sempre più presente tra i giovani. Divido la possibilità terapeutica tra cheratoconi avanzati e lievi. Se all’inizio della malattia il trattamento che propongo è il cross-linking: un trattamento con gli ultrasuoni che dura pochi minuti senza alcun rischio. Ma se il cheratocono è avanzato l’intervento con gli “Intacs” è oggi ritenuto il più indicato. In questo caso il laser a femtosecondi torna di grande utilità per creare, in pochi secondi e con alcune gocce di anestesia locale, i canali attraverso i quali vengono inseriti gli anellini intrastromali a scopo curativo.

Gli anellini intrastromali o “Intacs”, sono due piccolissime semilune di materiale sintetico che vengono inserite nello spessore corneale. E’ grazie alla loro presenza che il cheratocono si arresta e si corregge e a volte addirittura regredisce».

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