L'emozione di un profumo sulla pelle

Le nuove fragranze hanno alle spalle ricerche sul mistero e sull'istinto. Come quelle richieste da Philippe Starck. O trasmettono un fiume inarrestabile di sensazioni, dall'ira alla sventatezza alla malinconia, come le creazioni di Humiecki&Graef

Margherita Tizzi

Cos'è un profumo se non poesia, emozione e amore? E quale fragranza può rivelare la misteriosa realtà della donna o la sensibilità dell'uomo? L'idea di quello che siamo, che siamo stati e di quello che, forse, saremo? Negli ultimi mesi la missione di diversi maestri profumieri è stata quella di esplorare l'inconscio, di lavorare l'intangibile, per rendere visibile l'invisibile e per far vibrare l'anima attraverso fragranze per la pelle, non per il naso. Di qui i nuovi percorsi olfattivi che definiremo concettuali, la cui essenza (gli ingredienti) è quasi indecifrabile, perché al servizio della memoria. «Quando ho iniziato a lavorare sui miei profumi, sapevo di dover passare attraverso la pelle, perché con essa tocchiamo la mente, le emozioni e l'anima, costruendo un ponte tra la fluida atmosfera del mondo esterno e i lucidi vagabondaggi dell'intelligenza», ha spiegato Philippe Starck. Per questo il designer ha chiesto ai nasi Dominique Ropion, Annick Ménardo e Daphné Bugey di lavorare sull'inaspettato, sul mistero e sull'istinto. Risultato? Peau de Soie, Peau de Pierre e Peau d'Ailleurs, tre fragranze diverse e complementari nate dai sogni infantili, come le bottiglie, che ricordano le nostre molecole e il «rifugio» materno. Attraverso note animali, legnose e vegetali, Peau de Soie racconta della morbidezza della pelle delle donne, da cui si percepisce il mistero della loro bellezza. Peau de Pierre è un profumo maschile che rivela la parte femminile dell'uomo, mentre Peau d'Ailleurs è strano, inafferrabile e ispirato a un meteorite, tanto che il cuore è composto di una materia tellurica, minerale, ambrata, muschiata e legnosa.

Anche Thirdman, un collettivo segreto di essenzieri e artisti, intende le fragranze come esplorazioni creative e opere moderniste. Basate sul concetto del «less is more», leggere come una colonia e persistenti come un eau de parfum, queste cinque Eau Contemporaine (Inexplicable, Monumentale, Moderne, Profonde, Contraire) contengono pochi ingredienti, essenze naturali miscelate con innovative molecole, per una texture effetto seconda pelle. Ancora. Come può un profumo trasmettere l'energia primordiale e inarrestabile di emozioni come l'ira, la sventatezza, la malinconia? La risposta è nelle creazioni di Humiecki&Graef, giovane marchio che rifiuta la tradizionale piramide olfattiva testa-cuore-fondo, preferendo la stella, dove le essenze si sviluppano su più livelli paralleli equipotenti e emanati contemporaneamente. Tra le fragranze da provare Askew, che racconta lo scoppio d'ira, e Skarb, che dà voce alla malinconia, poco svelata dall'uomo ma che, quando viene alla luce, si trasforma in struggente tristezza. Infine, alle nostre pulsioni ancestrali è dedicata la collezione Muskara di Fueguia 1833, risultato di studi approfonditi su quelli di due premi Nobel, Leopold Ruzicka (1939, per i contributi nel campo della chimica degli ormoni) e Richard Axel & Linda Buck (2004, per le scoperte sul funzionamento del sistema olfattivo).

Julian Bedel, fondatore del marchio, ha, inoltre, condotto ricerche in campo farmaceutico, per comprendere come alcune molecole siano in grado di apportare stimoli al sistema nervoso, e si è ispirato alla medicina amazzone e andina, secondo la quale alcune piante inducono un profondo effetto afrodisiaco. Di qui Muskara Phero J., capace di interagire con l'odore della pelle, esaltando l'identità olfattiva di chi la indossa.

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