Leon sogna un gol su punizione

La partita della festa sarà la partita del silenzio, dei calci al pallone che riecheggeranno contro i seggiolini vuoti del San Paolo. Il clima che si respirererà oggi per Napoli-Genoa non sarà lo stesso del match giocato al Ferraris a metà giugno e che regalò la promozione a braccetto. Sarà una partita muta per le porte chiuse decise dal giudice sportivo con buona pace del gemellaggio tra le due tifoserie che già si è manifestato ieri all'arrivo della squadra rossoblù in Campania.
In campo si affronteranno due squadre diverse. Camaleontica e offensiva la squadra di Gasperini, fisica e potente quella di Reja. E se nel Napoli ci saranno molti recuperi da Lavezzi ad Hamsik, nel Genoa ecco, ancora una volta, molte defezioni. Quella dell'ultima ora si chiama Francesco Bega. Al difensore è stata accertata, con un esame ecografico, un'elongazione al retto femorale di sinistra. E quindi niente Napoli e tempi difficili da stimare per il suo recupero. Niente San Paolo nemmeno per Fabiano, Masiello e Figueroa. E così la formazione che il tecnico rossoblù dovrebbe proporre non si dovrebbe discostare molto da quella che ha sconfitto l'Udinese. L'unica variante potrebbe essere legata al centrocampo con il cambio dei due centrali e il ritorno alla coppia promozione composta da Coppola e Milanetto. In attacco invece toccherà ancora una volta a Leon rifornire Borriello di palloni magici. «Sarà dura, ma possiamo fare bene» ha dichiarato l'honduregno convocato per due impegni con la nazionale il 13 e 17 ottobre, che poi ha ricordato il gol dell'anno scorso. «Le punizioni sono sempre state un pezzo forte del mio repertorio - ha detto - E chissà che non mi ripeta, se il mister mi darà spazio dall'inizio o entrando a partita in corso. Per noi è una gara difficile, contro una squadra, il Napoli, che sta andando oltre le più rosee previsioni. Ce la giocheremo con la voglia di fare risultato e allungare la striscia positiva a cinque partite».
Ma come si diceva la squadra arriva all'appuntamento incerottata a tal punto da costringere il mister alla convocazione di un diciottenne, il difensore laterale Matteo Amico. Sarà la prima volta anche per Damian Lanza. Il portiere ecuadoriano, tesserato in settimana per l'indisponibilità del giovane Lamantia, si siederà in panchina per la squalifica di Rubinho che proietterà tra i pali Scarpi. Il Napoli ritroverà invece il bomber Lavezzi. Solo Iezzo a titolo cautelativo non verrà schierato, per consentirgli di recuperare per la trasferta di Milano. In difesa ballottaggio tra Garics e Grava. A centrocampo Hamsik rimane in vantaggio su Bogliacino. «Il Genoa ha sempre giocato bene, e noi non siamo da meno - ha dichiarato l'allenatore partenopeo ed ex di turno Edy Reja - Senza pubblico dovremo raddoppiare gli sforzi. Non è la prima volta che ci capita e io so che posso contare su un gruppo solido e concentrato. Certo, comunque, che per noi la gente del San Paolo rappresenta una forza straordinaria».
Per il Genoa il match potrebbe essere la cartina al tornasole, come ha dichiarato Gian Piero Gasperini, per capire se la squadra è davvero in crescita. Per il Napoli invece potrebbe rappresentare la possibilità di avvicinarsi ulteriormente ed incredibilmente alla vetta. «Quella delle prime posizioni - ha dichiarato Reja - era un'ipotesi fuori portata. Ma di certo eravamo sicuri delle qualità della rosa.

Questo è un gruppo figlio di un progetto che parte da lontano. Il mio augurio era quello di partire forte a fronte di un calendario non proibitivo. Però stiamo davvero sorprendendo». Anche i rossoblù vogliono stupire e un San Paolo deserto può essere un’occasione ghiotta.

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