Leonardo al comando della Difesa Ue

Il gruppo è coinvolto in tredici progetti. Vincente l'idea di arruolare anche le pmi

Leonardo al comando della Difesa Ue
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L'innovazione e la tecnologia ad altissimi livelli confermano Leonardo come protagonista in Europa nell'ambito Aerospazio, Difesa e Sicurezza. L'azienda guidata dall'amministratore delegato Roberto Cingolani (nella foto) è infatti il secondo player europeo per numero di progetti vinti nell'ambito dello European Defence Fund work programme 2023, lo strumento della Commissione Europea a sostegno della ricerca e dello sviluppo nel settore della difesa. Recentemente, la stessa Commissione ha annunciato la selezione di ben 13 progetti in cui è coinvolta Leonardo: 11 di sviluppo capacitivo e 2 di ricerca, su un totale di 54 progetti che vedono la partecipazione di 581 società ed enti di 26 Paesi europei più la Norvegia.

Si tratta di un traguardo importante, che attesta ancora una volta l'eccellenza rappresentata dal Gruppo e che riconosce il ruolo primario dell'industria italiana in questo settore. Il budget complessivo nell'ambito del Fondo europeo per la difesa (EDF) nel 2023 è stato di oltre 1 miliardo di euro, con i finanziamenti suddivisi in 265 milioni per 28 progetti di ricerca e 766 milioni per 26 progetti di sviluppo. Per Leonardo, a rivelarsi vincente è stato l'approccio perseguito, in linea con l'indirizzo fissato dalla Commissione e orientato a un forte coinvolgimento delle piccole e medie imprese, insieme alla scelta strategica di puntare sull'inclusività nella strutturazione di consorzi e compagini. Leonardo guiderà, in particolare, due tra le principali iniziative nelle categorie spazio e air defence: Emissary (European Military Integrated Space Situational Awareness and Recognition capability) e E-CUAS (European Counter UAS). Si tratta di progetti caratterizzati da una forte componente innovativa per le tecnologie che saranno sviluppate e ritenuti per questo meritori del finanziamento europeo più elevato.

Tra i 13 progetti aggiudicati, Leonardo partecipa ad alcuni programmi di punta per la Commissione, per il loro contributo all'autonomia strategica del continente. Tra questi, EPC2 (European Patrol Corvette 2), per lo sviluppo di un prototipo di una nuova corvetta europea; il progetto fa leva sull'integrazione di soluzioni, tecnologie e sistemi innovativi per migliorare l'efficienza e le capacità della nave in mare e prevede anche lo sviluppo di un impianto di prova a terra per ridurre i rischi e qualificare sistemi e tecnologie. Il programma ESOCA (European eco-System for Outsized Cargo Airlift) ha invece l'obiettivo di esplorare la gamma di opzioni per un nuovo velivolo europeo per il trasporto di merci fuori misura.

Lo studio valuterà le opzioni di riprogettazione di vari aerei esistenti e soluzioni cargo civili di grandi dimensioni, identificando anche nuove opzioni di sviluppo. NG-MIMA (Next Generation Military Integrated Modular Avionics) è il programma dedicato alla progettazione e dimostrazione di tecnologie chiave per i velivoli da combattimento del futuro, mentre MARTE (Main ARmoured Tank of Europe) prevede l'aggiornamento delle attuali tecnologie nello sviluppo di futuri carri armati, con l'obiettivo di studiare e progettare il nuovo Main Battle Tank Europeo.

Temi innovativi del progetto in questione sono lo studio di una architettura di sistema per l'adattamento ai diversi scenari, l'impiego e l'integrazione di nuovi sensori ed effettori, l'introduzione di innovativi elementi per la piattaforma.

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