(Nostro inviato a Francoforte) Alessandro Campi, storico, lancia, con eleganza, la sfida ad Antonio Scurati, l’autore di M: "Mi piacerebbe discutere con lui, dei suoi temi, del fascismo, del populismo, del sovranismo. Ma si sottrae sempre al dibattito. Se non lo vuol fare con me, lo faccia con un altro, non importa. Quello che importa è uscire dalla logica del finto dialogo che poi è un vero monologo. Tutti si congratulano l’uno con l’altro, le domande sono compiacenti e finisce con una pacca sulla spalla. No, il dibattito deve essere tra posizioni contrastanti, altrimenti è inutile, oltre che noioso".
Le cose, alla Buchmesse, vanno proprio così. Da una parte, i dissidenti, senza offesa per i veri dissidenti, si lamentano del clima di intimidazione fascista. Ieri è toccato ad Antonio Scurati (due incontri a Francoforte) e Paolo Giordano (due incontri anche per lui). Oggi e domani tocca a Roberto Saviano. Oltre a descrivere un’Italia inesistente, gli incontri dei "dissidenti" non prevedono il dialogo. Parlano tra di loro e sono tutti d’accordo. Nel Padiglione italiano, nel frattempo, la destra prova a ragionare con la sinistra.
All’incontro di oggi, moderato da Tommaso Riccio, si sono confrontati due storici, Andrea Romano, un passato nel Pd, e appunto Alessandro Campi, animatore del dibattito interno alla destra o alle destre. Che ha concluso lanciando la sfida ad Antonio Scurati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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