Quando The Love Hypothesis è arrivato nelle librerie italiane nessuno si sarebbe forse potuto immaginare il successo che il romanzo di Ali Hazelwood avrebbe avuto. Un successo dovuto in gran parte al passaparola sui social, che ad oggi, secondo i dati dell'AIE, sono gli strumenti che i giovani scelgono maggiormente per decidere i libri da leggere. Quindi, quando Sperling & Kupfer ha annunciato l'arrivo sugli scaffali di Love on the brain - in uscita l'11 aprile - molti lettori non hanno perso occasione per dimostrare il proprio entusiasmo.
Love on the brain: tra scienza e affermazione
La storia è quella di Bee, una neuroscienziata con un fidanzamento naufragato alle spalle, una migliore amica con cui non parla più e una sorella gemella che vive vagabondando in giro per il mondo. Costretta a cambiare spesso scuola e paese durante l'infanzia e l'adolescenza, dopo una tragedia che ha distrutto la sua vita, Bee è stata in grado di trovare una stabilità nei suoi studi, cercando proprio nell'ambiente accademico il proprio posto nel mondo. Quando la donna viene a sapere di aver ottenuto il lavoro dei suoi sogni alla NASA, Bee pensa di aver raggiunto finalmente l'apice della sua carriera. Peccato che il suo lavoro la costringa a dividere l'ufficio con Levi Ward, sua nemesi ai tempi del college, che sembra odiarla con ogni fibra del suo essere. Per Bee inizia allora un percorso utile a dimostrare la sua preparazione scientifica, il suo diritto a ricoprire un ruolo di potere in un progetto scientifico che potrebbe cambiare il mondo della neuroscienza, ma anche la consapevolezza che le vite umane non si possono risolvere facilmente attraverso una semplice equazione.
Tra STEM e ironia
Ali Hazelwood con Love on the brain ha scritto un romanzo divertente, che trabocca di ironia a ogni pagina e che diverte proprio per la sua capacità di prendere bonariamente in giro gli stilemi del genere di appartenenza. Questa scelta - in cui ci sono delle etichette date alle situazioni che sono veramente esilaranti - rappresenta di per sé già una rivoluzione. Il romanticismo tra i due personaggi non è dato dalla costruzione di scene poco credibili o lontane anni luce dalla realtà. Passa, invece, attraverso dialoghi brillanti e divertenti, dove l'amore non è legato alla passione che esplode, ma al trovare un luogo in cui sentirsi al sicuro, in cui poter ridere ed essere se stessi senza bisogno di indossare quella maschera che spesso si è costretti a indossare in società.
La vera rivoluzione di un libro come Love on the brain, però, passa attraverso l'ambientazione scelta dall'autrice che, proprio come nel caso di The Love Hypothesis, opta per l'ambiente STEM. Dietro questo acronimo, che viene dall'inglese, si nascondono le parole Science, Technology, Engineering and Mathematics, che indicano le materie di ambito scientifico e i rispettivi corsi di studio, che spesso rimangono preclusi o di difficile accesso per le donne. E Love on the brain è un romanzo che affronta proprio questa disparità di genere, che riflette sulle difficoltà delle donne di fare carriera in ambiti ancora profondamente maschili.
Dai test di ingresso fino all'effettiva quotidianità del luogo di lavoro, Ali Hazelwood pone davanti al lettore delle realtà che non sono così di pubblico domininio per chi non fa parte della comunità scientifica e che, se da una parte rappresentano una rivoluzione nell'ambientazione dei romanzi contemporanei, dall'altra si offrono come interessante spunto di riflessione sui nostri tempi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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