"Non farsi impaurire da terrorismo". Il ritorno di Salman Rushdie in pubblico

A nove mesi dalla terribile aggressione subita, lo scrittore anglo-indiano è intervenuto al gala letterario Pen America: "La lotta continua"

"Non farsi impaurire da terrorismo". Il ritorno di Salman Rushdie in pubblico
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A nove mesi dalla brutale aggressione con coltello sul palco di un festival letterario a Chautauqua, Salman Rushdie ha scelto il gala del Pen America per la sua prima apparizione pubblica. Lo scrittore anglo-indiano è stato premiato con il Centenary Courage Award e ha sfruttato l'occasione per accendere i riflettori sulle guerre culturali sui libri proibiti, in particolare sulla situazione in Florida e sulle campagne per mettere al bando libri dalle scuole.

Il ritorno di Salman Rushdie

"Gli attacchi ai libri, gli attacchi all'insegnamento, gli attacchi alle biblioteche in Florida non sono mai stati più pericolosi, e mai è più importante che ci impegniamo per combatterli", le parole dell'autore de "I versetti satanici", da anni vittima di minacce di morte e tentati omicidi. Ospite dell'organizzazione degli scrittori che si batte per la libertà di espressione e i diritti degli autori in tutto il mondo, Rushdie ha indossato un paio di occhiali con la lente destra colorata di nero per "proteggere" l'occhio accecato dall'attacco con coltello dello scorso agosto.

Suzanne Nossel e Salman Rushdie

"È bello essere di nuovo qui, rispetto a non essere qui, che era anche una possibilità. Ma sono abbastanza contento che i dadi siano stati lanciati in questo modo", ha aggiunto lo scrittore, accolto dagli applausi degli oltre 700 presenti. Rushdie si è anche soffermato sulla terribile aggressione subita:"Mi viene assegnato un premio per il coraggio, ma il vero coraggio non è stato mostrato da me, Dopo che sono stato attaccato, la prima persona che è corsa a difendermi è stata Henry Reese. Henry, un uomo sulla settantina, è corso contro il mio aggressore, che aveva 24 anni, con in mano un coltello". L'anglo-indiano ha ringraziato chi è intervenuto in sua difesa e ha così evitato il peggio: "Il coraggio quel giorno è stato tutto il loro. Non ho mai saputo i loro nomi, non ho mai visto i loro volti, ma a quel grande gruppo di persone devo la mia vita". E ancora, Rushdie ha invitato tutti a non mollare: "Il terrorismo non deve terrorizzarci, la violenza non deve scoraggiarci. Come dicevano i vecchi marxisti, la lotta continua".

Suzanne Nossel, ceo di Pen America, ha espresso tutta la sua gioia per la presenza di Rushdie:"Vederlo tornare in azione in occasione di questo evento con la famiglia di PEN America è una

straordinaria testimonianza della sua resilienza e della sua forza, e una sorta di emblema del nostro lavoro: di fronte a minacce mortali, lo scrittore trionfa e la voce continua", le sue parole riportate da Variety.

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