da Milano
Si è concluso ieri un passo decisivo verso la costituzione di Linea Group Holding, aggregato di utilities padane da 800 milioni di euro di fatturato, con un bacino potenziale di oltre un milione e mezzo di utenti e circa 1500 dipendenti. È stata infatti raggiunta unintesa tecnica tra i vertici dellAem di Cremona, dellAsm di Pavia, dellAstem di Lodi e della Cogeme di Rovato, mentre per la Tea di Mantova e la Scs di Crema sono previsti tempi di adesione differenziati, per consentire il perfezionamento del complesso percorso di partecipazione. In termini di fatturato e di capitalizzazione Linea Group si colloca tra i primi dieci operatori italiani del settore. Ora la parola passa agli azionisti Comuni che dovranno esprimersi e, di conseguenza, dare il via libera alla nuova società entro lestate. La presidenza, comunque, dovrebbe andare a Giuseppe Tiranti. Linea Group Holding (Lgh) si propone come modello federativo, uno dei primi in Italia, che garantisce lindipendenza della gestione industriale per le singole società aderenti e, al contempo, il mantenimento del radicamento sul territorio. Lattività di Linea Group si colloca tipicamente nel solco delle multiutility con servizi nei settori della distribuzione di energia elettrica, del teleriscaldamento, del gas, dellacqua e dei rifiuti. In sostanza, la nuova holding dovrà coordinare le attività, ma soprattutto creare un volume di affari tale da renderla competitiva nellacquisto di energia e gas.
Tra i prossimi obiettivi del nuovo aggregato ci potrebbe essere la quotazione in Borsa o, in alternativa, l'ingresso in Delmi, la holding che controlla il gruppo Edison insieme ai francesi di Edf.
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