Il public speaking ossia “parlare in pubblico” è una delle attività più temute dai professionisti e non solo. Alzasse la mano chi non ha mai rabbrividito davanti all’esortazione “Domani la presentazione la fai tu!”. Esibirsi davanti ad una platea attiva ansia e stress che ci sembrano indomabili. La tensione è al massimo soprattutto quando lo si fa la prima volta poi scema quando questa attività diventa frequente e costante.
Gli esperti di comunicazione e public speaking dichiarano che l’ansia che si attiva prima di una performance in pubblico è positiva perché ci fa acquisire consapevolezza che ci teniamo a quello che stiamo svolgendo. In alcuni casi ci motiva, ci trasmette carica ed energia nel lavoro che si svolge. E’ una tensione sana che ci emoziona e ci fa sentire vivi. E’ una reazione psicofisiologica che ci consente di incanalare nella giusta direzione le nostre energie fisiche e mentali. Quando però oltrepassa una certa soglia (altamente soggettiva) ci fa star male ed è in quel momento che bisogna agire.
Quando dobbiamo parlare in pubblico ciò che ci preoccupa maggiormente non è la validità delle idee del discorso che esponiamo ma come lo comunichiamo. Ci assalgono inevitabilmente due interrogativi: “ Cosa penseranno di me gli altri?”, “ Come mi giudicheranno?”, “Si accorgeranno che sono agitato?”. A bloccarci è il giudizio degli altri. Ci si focalizza molto su ciò che potrebbero pensare gli altri sul nostro conto. Ed è così che ci si ritrova ad alimentare schemi mentali rigidi che si cibano di pensieri irrazionali del tipo “Gli altri non mi capiranno!”, “Gli altri capiranno che sono incompetente!”. Questi pensieri non fanno altro che alimentare il blocco emotivo che ci fa vivere come un incubo questa esperienza.
Ecco le nostre dritte per gestire al meglio l’ansia di parlare in pubblico e trasformarla in un’esperienza arricchente dal punto di vista umano e professionale:
1) Rilassarsi: una delle caratteristiche dell’ansia è il respiro corto e difficile. Prima di cominciare una conferenza o fare una presentazione ad una riunione fai un respiro profondo. Rilassa spalle e muscoli. Non dimenticarti che il linguaggio non verbale che attivi con la postura e i gesti delle mani comunica molto di te. Si consiglia il giorno prima della performance di ritagliarsi del tempo da dedicare a delle attività piacevoli e altamente rilassanti come leggere un libro, fare una passeggiata all’aria aperta, praticare yoga, dedicarsi ad un hobby. Serve per rigenerarsi e fare il pieno di energie positive;
2) Ridimensionare la situazione: quando stiamo affrontando una performance ricordiamoci che qualsiasi cosa accada non è un qualcosa di irreparabile. A tutto c’è una soluzione. Qualsiasi aspetto o dettaglio può essere migliorato perché siamo noi che abbiamo il controllo della situazione;
3) La percezione degli altri è diversa dalla nostra: quelle che noi riteniamo delle prestazioni inefficaci, per gli altri sono soddisfacenti. Smettiamola di essere troppo critici e rigidi con noi stessi;
4) Visualizzare il “dopo”: prima di affrontare un pubblico focalizziamo l’attenzione su quello che faremo dopo tipo andare a pranzo con i familiari, festeggiare coi colleghi, vedere un film piacevole. Spostare la nostra attenzione su qualcosa di piacevole serve ad alleviare la tensione e ci fa acquisire la consapevolezza che comunque vadano le cose il “dopo” che ci aspetta sarà comunque piacevole;
5) Ridimensionare la negatività con ricordi positivi: ripescare dalla memoria momenti simili in cui abbiamo avuto successo. Serve per auto-motivarsi e potenziare la stima che si ha di sé;
6) Fissare il pubblico: guardare
fisso il pubblico per avere il controllo della situazione ed esprimere sicurezza e deterimnazione in ciò che si esprime. L’ansia calerà appena comincerete a parlare. Tutto è nelle vostre mani e potete gestirlo efficacemente!- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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