Back to Life, il nuovo report di Initiative sugli italiani dopo il Covid

Emozioni, stress, paura ma anche voglia di ritorno alla normalità: è quanto emerge nel report di Initiative, "Back to Life", sulla vita degli italiani nell'epoca del post-lockdown

Back to Life, il nuovo report di Initiative sugli italiani dopo il Covid

È “Back to Life” il tema focale del 7° report di “Stand Out in Culture” di Initiative. Anche questa volta, l’osservatorio svolto su un campione della popolazione italiana ha provato a sondare e comprendere il punto di vista delle differenti generazioni chiamate a rispondere sulle principali tensioni culturali al centro del dibattito sociale e comunicativo.

Back to life, il ritorno al lavoro con il green pass

Quali sono state le emozioni e le opinioni degli italiani sul ritorno alla vita e al mondo del lavoro con l’obbligo del green pass? Il report di Initiative, agenzia media globale del gruppo Mediabrands, ha approfondito quanto emerso nel secondo documento confermando la “sindemia”, ovvero una pandemia con effetti e conseguenze sulla salute fisica ma anche quella mentale.

Aumenta l’emotività, con 1/3 del campione analizzato che si è dichiarato maggiormente stressato, ma anche la voglia di tornare a uscire di casa per compiere nuove esperienze attraverso attività culturali e sportive. È dunque evidente il contrasto tra queste due correnti, quali lati opposti della medesima medaglia.

Nuove o vecchie abitudini?

Le riaperture, con tanto di nuove regole per le capienze delle attività ricreative, culturali e sportive decise dal Governo, riporta gli italiani a frequentare i luoghi della cultura e del divertimento, dello shopping e del tempo libero. Sull’altro piatto della bilancia, però, c’è maggiore disagio nel frequentare luoghi affollati, almeno per il 40% degli intervistati.

Se per la Generazione Z, quella che va dai 16 ai 24 anni, l’insicurezza trova nella voglia di una ritrovata voglia di conoscere e affrontare il futuro un valido avversario, senza rinunciare ai propri spazi digitali e virtuali, per i Millennials (25-39 anni) il lato emotivo perde d’intensità, rimanendo però prevalentemente negativo a causa dello stress riposto nella sensazione di mancanza di controllo sulla propria vita. A far spingere sul pedale dell’acceleratore, però, la volontà di ritrovare la socialità anche dal vivo, oltre che attraverso gli strumenti digitali.

Più equilibrata è la Generazione X, che esce di casa lasciandosi alle spalle lo stress e le preoccupazioni più tenaci. Il periodo di lockdown, per tale fascia, è servito anche a migliorare il rapporto con i social network, un’abitudine che permane anche ora in cui è possibile tornare alla socialità tramite il contatto umano.

Back to life, il punto su mascherine e distanziamento

Con la certificazione verde sono ancora indispensabili mascherine e distanziamento sociale? Per il 78,3% degli italiani la risposta è affermativa, con tanto di necessità di combattere fake news e azioni intimidatorie. Il 63% del campione di Initiative ritiene che il green pass sia non solo utile ma necessario per ritornare allo svolgimento delle normali attività, mentre il 60% lo considera non invasivo.

Dall’altra parte della barricata, però, c’è il 40% che non vede di buon occhio l’obbligatorietà, in particolare sul posto di lavoro. Per il 76%, inoltre, il ritorno sui banchi di scuola è ritenuto un passo imprescindibile, soprattutto per il benessere mentale dei più giovani in modo da evitare comportamenti antisociali o addirittura violenti.

Back to Life, anche per le aziende

Il cambiamento della società passa anche per le aziende che, con i propri strumenti, hanno l’opportunità di sostenere economicamente e psicologicamente i propri dipendenti. Soprattutto, a scaturire l’interesse del campione sono i provvedimenti da poter mettere in campo in caso di ritorno alla DAD, anche alla luce delle difficoltà a cui abbiamo assistito durante il lockdown, ai provvedimenti di stampo economico visto che solo nel 2020 96mila madri hanno perso il lavoro a causa della pandemia Covid.

Produttività sì, ma anche benessere mentale: il

76,3% degli intervistati di "Back to Life" chiede alle aziende di dare maggiore importanza allo stato mentale e fisico dei lavoratori, sottolineando come tali provvedimenti possano essere di supporto per un futuro più sereno.

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