Il 15 marzo di celebra la Giornata Nazionale dei Disturbi Alimentari e in tutta Italia si terranno delle manifestazioni all’insegna dei “Fiocchetti lilla”.
È proprio così che si chiamerà l’open day previsto per oggi al Policlinico Gemelli di Roma, che dalle 9 alle 18 nella hall dell’ospedale offrirà gratis e senza prenotazione visite dietologiche, valutazioni endocrinologiche, consulenze ostetriche, colloqui psicologici per i pazienti e le loro famiglie e valutazioni psichiatriche. Inoltre sono in programma incontri e dibattiti con varie personalità del mondo delle arti, dello sport e dello spettacolo.
“L'obiettivo del percorso - spiega Lucio Rinaldi, ricercatore e dirigente di Psichiatria - […] è assicurare ai pazienti affetti da un disturbo della nutrizione e dell'alimentazione uno specifico approccio fondato sull'esperienza clinica e la ricerca, trasformando la dimensione critica ed emergenziale in momento fondamentale di un processo trasformativo, mediante il quale dalla malattia si giunga a forme del vivere sempre più adattative, lontane dai gravi rischi legati alla gestione nel corpo di un disagio psichico”.
I dati parlano chiaro: in Italia ci sono oltre tre milioni e mezzo di persone affette da disturbi alimentati e ogni anno ci sono 8500 nuovi casi. Inoltre le morti per anoressia nervosa sono circa tremila ogni anno. “La presa in carico della persona (nel 95% dei casi ragazza o donna), ma anche della sua famiglia - continua Antonio Giulio de Belvis, ricercatore di Igiene e direttore di Percorsi e valutazione outcome clinici - deve avvenire secondo una continuità di filiera, che parte dal medico curante, viene gestita da strutture di secondo livello come il Gemelli e, nel caso di interventi protratti nel tempo, continua nelle strutture territoriali di prossimità e residenzialità”.
Il Gemelli ha quindi pensato di varare un Percorso Lilla e un Codice Lilla, per dare ai pazienti con disturbi alimentari una corsia preferenziale al pronto soccorso.
“Un intervento adeguato e precoce - chiarisce Silvia Della Casa, ricercatore e dirigente medico di Endocrinologia e Diabetologia - entro il primo anno dall'esordio della malattia è in grado di migliorare la prognosi di guarigione che può raggiungere l'80% dei casi. D'altra parte la possibilità di ridurre temporalmente la malnutrizione e i danni che ne derivano si associa a minori conseguenze endocrino-metaboliche e ad una maggiore possibilità di assenza di esiti”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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