Milano - Per rispondere alla Juve. Per confermare lo strapotere in campionato. Per far vedere a tutti chi comanda. Al di là di chiacchiere e pronostici. Il primo tempo dell'Inter contro il Palermo è una lezione di calcio moderno. Velocità, cambi di ritmo, gioco sulle fasce, attaccanti tecnici e giocate fulminanti. Balotelli scatenato, Maicon mostruoso, Eto'o letale. Mourinho se la ride all'intervallo, l'Inter è 4-0 e la partita non sembra nemmeno cominciata. Ma l'ex ragazzo di viale Ungheria, il cuore della Nord, continua a urlare e a spingere i suoi forte della Z cucita sulla tuta. Il Palermo, con un secondo tempo da grandissima, resuscita una partita che sembrava defunta e con un grandissimo Miccoli a 23' dalla fine arriva a un solo gol dall'Inter. Poi ci pensa Milito, ancora su assist di uno straordinario Maicon, a chiudere i conti. E' un 5-3 spettacolare, alla fine, che prioetta i nerazzurri in vetta alla clasifica con 4 punti di vantaggio sulla prima inseguitrice, la Juventus ritrovata di Ferrara.
Primo tempo Inter Balotelli aveva la febbre, non doveva nemmeno giocare. Come Amauri ieri sera. Invece l'under 21 di Mourinho dopo 4' scende sulla destra, si infila tra Migliaccio e Melinte e si fa stendere dal romeno. E' già rigore. Che Eto'o trasforma dopo la pantomima con Balotelli che si piazza sul dischetto e sembra non voler far tirare il compagno. Solo l'intervento di capitan Zanetti fa desistere il giovane attaccante dai suoi propositi bellicosi. Il Palermo è in confusione. Tenta di orchestrare una reazione, ma la manovra dei rosanero è lenta e si impantana a qualche metro dall'area di Julio Cesar. Intorno al 20' Sirigu salva una situazione difficile con la palla che balla sulla traversa, poi Balotelli mette fuori di testa un'occasione comoda. Al 34' l'Inter passa ancora. Balotelli stavolta di testa inquadra la porta e fa 2-0. Il Palermo vacilla. Al 42' Stankovic crossa dalla destra, Samuel fa la torre e Sirigu inciampa su Kjaer. Cambiasso tocca di testa e ancora SuperMario punisce gli avversari. Non passa nemmeno un minuto e il giovane ribelle se ne va ancora sulla destra, centra per Eto'o e il camerunense buca Sirigu: all'intervallo è 4-0. E Mourinho fa il gesto della siringa, "Sangue nuovo", commenterà alla fine.
Ripresa rosanero La partita sembra in ghiaccio, ma Zenga non ci sta. Fuori Melinte, disastroso, e dentro un'altra punta, Hernandez. Passano 4' e Miccoli, lanciato da Simplicio, fa fuori Cordoba e Samuel e siede Julio Cesar con un pallonetto. Al quarto d'ora ancora il genietto pugliese sventaglia per Cassani, il laterale centra al volo per Hernandez e il 19enne uruguaiano non perdona: 4-2. Passano 7' e la partita si riapre del tutto. Palla dentro di Simplicio per Miccoli, un altro pallonetto, questa volta da posizione defilata, e Julio Cesar va ancora al tappeto. Il Palermo ha l'inerzia dalla sua, ma deve per forza rifiatare. L'Inter non perde la calma e tenta il colpo per chiudere la partita. Thiago Motta fallisce da dentro l'area. Al 38' ci pensa Milito, al rientro dopo un mese di stop. Stankovic stoppa un pallone da campione in area, allarga per Maicon che fa fuori Pastore sulla linea di fondo e serve un assist al bacio per l'argentino. E' il 5-3 che sarà finale. Anche se Julio Cesar trema un paio di volte ancora per piede di Hernandez e Miccoli. Spettacolo a pioggia a San Siro. Onori del pubblico nerazzurro all'ex Uomo Ragno e futuro allenatore interista. Prova di forza di Mourinho. L'ennesima in Italia. E situazione in classifica che resta tranquilla.
Solo applausi e qualche pacca sulla spalla per il Palermo, troppo debole dietro senza Bovo e Balzaretti, squalificati. Troppo bello addormentato nel primo tempo per sperare che un bacio di coach Z all'intervallo potesse riscrivere il finale in una favola.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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