Lippi misura gli Usa: «Nedved ha passeggiato per noi sarà più dura»

Il ct sereno: «Siamo solo all’inizio, ma ci tocca vincere anche con gli Stati Uniti». Zambrotta rientra al posto di Grosso. Il tecnico invece non vuole rischiare Gattuso: «Un giorno d’attesa in più è un giorno di polemiche in meno»

Franco Ordine

nostro inviato a Duisburg

«Ragazzi, siamo solo all’inizio». Marcello Lippi ha scelto il cielo incerto di Duisburg per radunare i suoi cavalieri in circolo sul prato appena rasato e riprendere la strada del mondiale. La frase, scontata, banale, ha avuto il significato di uno squillo di tromba: è come se avesse voluto decretare «la fine della ricreazione» dopo il pomeriggio di relax concesso a mo’ di premio e la passeggiata per le vie del centro di Dusseldorf regalata a mogli, figli, fidanzate e genitori. «Qui tocca vincere anche contro gli americani e non sarà facile come è successo a Nedved»: il predicozzo è proseguito così, con un elementare calcolo sulla classifica del gruppo E, senza pensare al terzo appuntamento, il confronto diretto con la Repubblica Ceca, probabile passaggio decisivo per conoscere il rivale degli ottavi, il Brasile oppure no. E non è un dettaglio insignificante.
L’appuntamento è fissato per sabato sera a Kaiserslautern, città in stato d’assedio per la presenza di 50mila cittadini americani, nella zona tre basi militari, stato di allerta nel dispositivo di sicurezza predisposto dai servizi e dalla polizia tedeschi. Un modesto aiuto è arrivato anche dal meteo. Dopo giorni di caldo torrido, con temperature record per il mese di giugno da queste parti, il termometro è sceso di qualche grado: merito di un improvviso rovescio. Lavorare sotto il sole, con un discreto tasso di umidità, non è il massimo della vita, come ha ricordato a tutti ieri il professor Castellacci, medico della Nazionale. Rispolverata per l’occasione la dieta classica: bere acqua (sponsorizzata) in dimensioni industriali. Fondamentale riposare di notte. «E sotto questo aspetto non abbiamo problemi» ha ricordato Gigi Riva. All’albergo molto spartano scelto per l’occasione, Landhaus Milser, è in funzione l’impianto di condizionamento, realizzato dai proprietari all’atto di firmare il contratto con la federcalcio.
Nelle stanze fresche dell’albergo è cominciata la missione a stelle e strisce. Lippi e i suoi collaboratori hanno distribuito dvd contenenti la sintesi di Usa-Repubblica Ceca. Gli azzurri devono guardare, osservare e riferire per dimostrare d’aver svolto i compiti. «Io ne conosco solo due, Reyna e quello del Psv, devo mettermi a studiare» è la confessione di Andrea Pirlo al suo primo mondiale e perciò tra i più ligi al dovere. «Preparare a puntino una partita è fondamentale: si tratta di un’altra differenza con la passata stagione» sottolinea sempre Pirlo rievocando i metodi un po’ naif e poco ortodossi utilizzati dal Trap in azzurro. Contribuirono, per una piccola parte, al disastro collettivo. Con Lippi è un’altra musica. Specie nel verificare lo stato di salute degli infortunati. Zambrotta è pronto per tornare in campo: ha già svolto un paio di allenamenti e i test clinici hanno confermato i progressi. Rispettati i tempi previsti dai tecnici. Contro gli Usa lo juventino è destinato a diventare guardiano dell’argine sinistro della difesa azzurra, dando il cambio a Grosso che non ha convinto granchè i critici e confermando nella postazione di destra Zaccardo. Questa è una delle scelte più coraggiose del Ct. L’ha prelevato dal Palermo, l’ha preferito anche ad Oddo che è meno attento alla fase difensiva, e l’ha mandato tranquillo verso il debutto mondiale contro il Ghana. Zambrotta è sicuro di timbrare il cartellino, niente da fare per Gattuso, sottoposto a un ennesimo controllo clinico. L’hanno pregato, vivamente, di domare la fretta mostrata e di rallentare i ritmi frenetici del recupero. La ferita muscolare alla coscia sinistra non è ancora completamente richiusa. C’è bisogno di un’altra settimana di cure e di allenamenti specifici. Probabile l’utilizzo alla terza partita, contro Nedved. A rasserenare Gattuso, provvederanno Ancelotti e Galliani, attesi per sabato sera a Kaiserslautern: faranno visita al ritiro azzurro prima della sfida con gli Usa.

Perciò Lippi ha ripetuto in modo netto ai suoi collaboratori e allo stesso Gattuso di voler azzerare ogni rischio. «Meglio un giorno in più d’attesa, vale un giorno in meno di polemiche» è la massima a cui si è ispirato. Quel 2 a 0 contro il Ghana l’ha fatto diventare anche filosofo.

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