Omegna, il borgo immerso tra storia e design

Omegna, piccolo centro a nord del lago d'Orta, è un vero concentrato di storia e di design ma anche meta turistica perfetta per un'escursione fuori porta

Omegna, il borgo immerso tra storia e design

Non è famoso come Orta San Giulio ma Omegna, con i suoi quasi 15mila abitanti, è considerata la località più popolata della zona del Cusio nel territorio della provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Posizionato all'estremo nord del lago d'Orta è un borgo molto affascinate sia per la sua storia, che per la vasta area produttiva legata al casalingo e al design.

La località è anche nota per aver dato i natali a Gianni Rodari e per la presenza di un torrente davvero singolare, il Nigoglia, l'unico tra gli emissari dei laghi prealpini a defluire verso nord. Un'indole decisa che ben rappresenta il carattere degli abitanti di Omegna, un luogo magico dove storia e modernità convivono in perfetto equilibrio.

Omegna, la bellezza del borgo antico

Lago d'Orta

Omegna vanta origini antiche, il tutto è confermato dalla presenza di alcuni ritrovamenti archeologici che rimanderebbero all'età del bronzo e del ferro. Una storia legata anche al passaggio dei Romani, come testimonierebbero i reperti di cinque piccoli porticati; parte integrante di una cinta muraria, ora non più esistente, scrigno e protezione della cittadina. Dell'antica cinta dell'allora Vicus Omenia, poi Voemenia, rimane un'unica porta (Porta Antica). Durante il periodo medievale i nobili di Crusinallo affidarono Omegna ai novaresi, per poi finire successivamente sotto il dominio dei Visconti e dei Borromeo.

La cura e la manutenzione per le sue strutture storiche ha permesso a Omegna di mostrarsi in tutta la sua bellezza, attraverso eleganti palazzi medievali e raffinate architetture rinascimentali. Senza dimenticare gli elementi decorativi che impreziosiscono porte e portoni, oltre alle strutture religiose e civili del posto. Tra tutte la chiesa di Sant'Ambrogio nota anche come collegiata, caratterizzata da una facciata romanica e adornata internamente da pregevoli affreschi, opere d'arte e statue antiche.

Ma la cittadina di Omegna, in passato, è stata anche località di soggiorno e ritiro per Antonio Rosmini, Alessandro Manzoni e Massimo D'Azeglio. Anche se è indissolubilmente legata a Gianni Rodari, figura fondamentale per la letteratura e l'educazione per l'infanzia che qui nacque e visse in giovanissima età. A lui Omegna ha intitolato il Parco della Fantasia, luogo ludico e creativo dedicato ai bambini attraverso la rappresentazione di un paese fantastico, con giocattoli davvero unici.

Omegna, il cuore del design italiano

Omegna

Così piccola ma così importante, Omegna è un luogo simbolo per il design e la creatività italiana. Oltre all'aspetto romantico e poetico il comune piemontese, negli anni '60, era la vera capitale dell'industria del casalingo italiano. Il boom economico del periodo aveva favorito la nascita di molte aziende di settore, agevolando la creazione di un vero e proprio polo produttivo tematico. La fisionomia del territorio si identificava con la presenza di innumerevoli fabbricati dal maxi formato, culle creative per articoli e prodotti che hanno fatto grande l'Italia del dopoguerra ma anche il design italiano nel mondo.

Qui hanno trovato casa circa 150 aziende che hanno assunto una vera e propria dimensione internazionale, con l'ideazione di prodotti di qualità elevata importati in tutto il mondo. Una competitività agevolata dai costi di lavoro più bassi, rispetto a quelli attuali, che ha consentito ad aziende a conduzione familiare di trasformarsi in icone del design. Omegna si è trasformata in territorio fertile per molti brand amatissimi, tra questi Alessi, Bialetti, Girmi, Calderoni e Lagostina, oltre a moltissimi altri legati alla produzione di casalinghi e giocattoli.

Innovazione, sperimentazione, creatività, tecniche di lavoro moderne e campagne pubblicitarie rivoluzionarie, con un occhio di riguardo nei confronti delle novità internazionali. Questo ha permesso a Omegna di affacciarsi sul mondo come emblema di qualità e unicità. La globalizzazione ha interrotto questo flusso produttivo locale favorendo la delocalizzazione di molte aziende e la chiusura di altre.

Attualmente solo Alessi e Lagostina resistono con i loro stabilimenti, mentre da tempo è sorto il Forum di Omegna un centro culturale polivalente gestito dalla Fondazione Museo Arti e Industria di Omegna. Qui è possibile visitare e ammirare una collezione permanente degli oggetti culto del casalingo di produzione locale, ancora oggi molto amata in tutto il mondo.

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