Il Palio di Legnano, un tuffo nel medioevo di Federico Barbarossa

Domenica 29 maggio verrà rievocata la vittoria contro il Barbarossa. Una sfilata storica con oltre 1.200 figuranti attraverserà Legnano e le otto contrade si sfideranno nella corsa ippica per aggiudicarsi la Croce di Ariberto

Il Palio di Legnano, un tuffo nel medioevo di Federico Barbarossa

Legnano, 29 maggio 1176. Federico I, detto il Barbarossa, è per la quinta volta in Italia, deciso a riaffermare il suo potere sul settentrione della penisola. Ma non tutto va secondo i suoi piani. Nell'Alto milanese le truppe del Sacro Romano Impero si scontrano con l'esercito dei Comuni del nord che, messe da parte le reciproche rivalità, si sono uniti nella Lega Lombarda. Per il Barbarossa è la sconfitta. L'imperatore, costretto alla fuga, non può che scendere a patti con le città vittoriose con le quali firma una tregua di sei anni, preludio, nel 1183, della Pace di Costanza.

Il trionfo sin da subito ha grande risonanza e anche nelle epoche successive viene letto come una tappa della riconquista della libertà nazionale. Per questo Legnano è citata, unica città oltre a Roma, nell'inno nazionale italiano: "Dall’Alpe a Sicilia... dovunque è Legnano".

La rievocazione della vittoria della Lega Lombarda contro il Barbarossa

La memoria delle popolazioni locali, e non solo, ha ben impresso il successo medievale. E per tenerne vivo il ricordo ogni anno dal 1935 i legnanesi rievocano la storica battaglia con il Palio di Legnano. L'edizione 2022, organizzata dalla Fondazione Palio di Legnano con il Collegio dei capitani e delle contrade, Città di Legnano e Famiglia legnanese, cade nel 846esimo anniversario dell'avvenimento bellico ed è particolarmente significativa perché sancisce la ripresa dopo la pandemia.

Il Palio riunisce una serie di eventi che hanno il loro culmine l'ultima domenica di maggio quando si svolgono la sfilata storica e la gara ippica.

La città è divisa in otto contrade: La Flora, Legnarello, San Bernardino, Sant'Erasmo, San Domenico, San Martino, Sant'Ambrogio e San Magno, pronte a darsi battaglia.

La ricca sfilata storica, che conta oltre 1.200 figuranti, offre allo spettatore un suggestivo spaccato di vita medievale. Nobili e popolani, musici, artisti, giocolieri, cortigiani, religiosi, giovani, bambini e anziani vestono abiti e portano oggetti realizzati secondo precise prescrizioni dettate da un'apposita commissione che ha il compito di approvarne l'aderenza storica.

In fondo al corteo viene portato il carroccio, il carro da guerra che fu punto di riferimento durante lo scontro del 1176, trainato da sei buoi bianchi. Sulla sua sommità si trova una copia della "Martinella" la campana che fu di incitamento durante la battaglia. A chiudere non può mancare la Compagnia della morte, il gruppo armato guidato da Alberto da Giussano, il cui monumento peraltro è diventato il simbolo della città.

I buoi bianchi trainano il carroccio

La gara ippica e l'attenzione per gli animali

Poi al campo sportivo Mari scocca l'ora della gara ippica a pelo. I cavalli e i fantini scelti dalle contrade si sfidano per aggiudicarsi la croce di Ariberto, la riproduzione della croce del vescovo milanese Ariberto d'Intimiano il cui originale è conservato nel Museo del Duomo di Milano. Per un anno la contrada vincitrice potrà tenere la croce nella sua chiesa.

A proposito di cavalli occorre sottolineare un aspetto. Dagli anni '90 il Palio ha intrapreso un percorso volto a tutelare sempre di più animali e fantini. Negli anni sono stati introdotti la commissione veterinaria, il servizio di "horse ambulance" per soccorrere i cavalli infortunati, un servizio sperimentato per la prima volta proprio a Legnano, i controlli antidoping (anche in questo caso il palio lombardo è stato antesignano) e un particolare fondo di sabbia per la pista ippica.

Il programma di domenica 29 maggio

Il programma si aprirà alle 10:30 nella centrale piazza San Magno con la santa messa sul carroccio a cui seguirà l'investitura religiosa dei capitani del Palio e dalla benedizione dei cavalli e dei fantini.

Alle 15:00 partirà la sfilata storica da piazza Carroccio. I figuranti attraverseranno la città da est a ovest fino ad arrivare al campo sportivo Mari. Qui, dopo il carosello storico, gli onori al carroccio e la carica alla compagnia della morte, avrà inizio il Palio delle contrade.

La corsa ippica

In caso di maltempo la manifestazione sarà rimandata a giovedì 2 giugno.

In attesa della competizione di domenica, un

primo assaggio sulla forma dei contendenti si avrà domani, venerdì alle 20:00 al capo sportivo Mari sarà il momento del 37° Memorial Favari, la così detta Provaccia, prova generale della corsa domenicale.

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