
«Il sistema dei trasporti in Italia sembra essere sotto pressione: tra ritardi, malfunzionamenti, scioperi e persino sospetti di sabotaggio. In attesa di fare chiarezza sui disservizi accaduti nelle scorse settimane, spetta agli inquirenti questo compito, bisogna pensare a lavorare a una rete ferroviaria e dei trasporti in generale che sia all'altezza del valore e della competitività che l'Italia deve non solo mantenere ma anche rilanciare in Europa e nel mondo. E ciò riguarda sia la garanzia di un trasporto efficiente per i pendolari che un sistema complessivo di trasporti che sostenga gli sforzi del nostro tessuto imprenditoriale. Alcune zone godono di alta velocità e connessioni efficienti, mentre altre sembrano tagliate fuori dalla modernità, con un forte impatto sulla logistica, sul commercio e sull'industria. Occorre puntare sulla intermodalità tra ferrovie, porti e aeroporti, riducendo progressivamente il trasporto su gomma, costoso, inquinante e poco competitivo». È il punto di vista dei professionisti che è stato espresso da Sabatino Broccolini, commercialista e revisore legale dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Teramo durante il Cnpr Forum Trasporti in crisi: quale futuro per la competitività del Paese?, a cui hanno partecipato Tullio Ferrante (FI), Filiberto Zaratti (Avs), Fabio Raimondo (FdI) e Agostino Santillo (M5s).
Le conclusioni del dibattito, moderato da Anna Maria Belforte, sono state affidate a Paolo Longoni, consigliere dell'Istituto nazionale esperti contabili, che ha sottolineato l'importanza del settore della mobilità per l'economia italiana: «Il tema dei trasporti è cruciale in un Paese geograficamente complicato come l'Italia, dove il sistema logistico ha un enorme impatto sull'economia. C'è la necessità di investire tanto nel miglioramento dell'intero comparto e non va dimenticato che, a causa del Patto di stabilità, in Italia gli investimenti pubblici sono rimasti bloccati per quasi 15 anni, penalizzando pesantemente l'intero settore. Il nodo è la cosiddetta intermodalità. Gli interporti sono sistemi di raccordo tra trasporti primari e secondari, dove avvengono gli smistamenti. Creare una rete di interporti efficaci e funzionali è una delle strategie necessarie, ma, ripeto, bisogna progettare e investire per un sistema all'avanguardia.
Nelle nazioni più efficienti il trasporto su gomma è limitato al cosiddetto ultimo miglio, cioè al trasporto dal nodo dove arriva con aerei, navi, treni, al punto di consegna finale. Questo sistema consente di velocizzare i trasporti e migliorarli dal punto di vista ecologico. La strada maestra è questa».
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