L'ultima follia dei buonisti radical chic: "Gesù Cristo era nero"

Dove non arrivi, buttaci il cappello. È più o meno questo quello che hanno fatto giornali e intellettuali di sinistra cavalcando la ricerca scientifica di uno scienziato forense dell'Università di Manchester. Visto che il buonismo imperante non era sufficiente a imporci l'accoglienza a tutti i costi, visto che strumentalizzare i bambini riversi sulla spiaggia non bastava più, considerato che si avvicina il Natale, non c'è niente di meglio che aggrapparsi alla presunta carnagione scura del Figlio di Dio. Addio capelli lunghi, pelle chiara e fisico debole, come siamo soliti immaginare il Salvatore.

Dopo il crollo del Muro di Berlino è morto il comunismo ed è nato il buonismo. Nuova ideologia della sinistra guidata da Boldrini&co. Togliatti e Gramsci si rivoltano nella tomba, ma ormai è acqua passata. Oggi l'HuffingtonPost ha riportato una ricerca condotta dal dottor Richard Neave, dell'Università di Machester, secondo cui Gesù avrebbe la pelle e gli occhi scuri, un viso allargato, la barba folta e i capelli ricci. Una ricerca peraltro di vecchia data, addirittura del 2001, ma ripresa solo oggi dai media progressisti. Ricerca peraltro criticata già a suo tempo.

Lo studioso si sarebbe basato sull'analisi di tre teschi di persone che presumibilmente hanno vissuto al tempo di Gesù (determinando così la figura del volto), alcuni dipinti ritrovate nella zona (che hanno permesso di determinare la barba lunga e gli occhi scuri) e anche lo studio del Vangelo (che in un passaggio esclude i capelli fossero lunghi, considerata una forma di disonore).

Per quanto riguarda la corporatura, Gesù sarebbe stato alto appena 150cm per 50 kg di muscoli: secondo il ricercatore, infatti, l'aver fatto il falegname fino a 30 anni lo avrebbe esposto a sforzi fisici notevoli.

Non stupisce, per carità. Non è la prima volta. Per anni preti sinistri e comunisti atei-devoti ci hanno propinato la minestra riscaldata del Gesù "primo comunista della storia".